La giunta comunale di Orvieto in questi giorni, calcolatrice in mano, è impegnata in calcoli e percentuali. Analizzando le stime sull’Imu, si sta accorgendo che impostandola al minimo entrerebbero nelle casse comunali poco meno di quanto incassava prima con la vecchia Ici. Una somma che non basterebbe a chiudere in pareggio il bilancio 2012.
Per cercare di non sommergere in futuro gli orvietani con tagli ai servizi e aumento delle tariffe, Antonio Concina e la sua giunta sta pensando di ritoccare al massimo le aliquote. Per quanto riguarda la prima casa, dove l’aliquota è del 0,4%, la variazione può oscillare tra un minimo di 0,2% ed un massimo dello 0,6%. Invece, per le altre proprietà, dove l’aliquota è dello 0,76%, la variazione oscilla tra un minimo di 0,46% ad un massimo dell’1,06%. La nuova imposta interesserà anche gli immobili commerciali, le aree fabbricabili e i terreni agricoli. Se davvero le aliquote fossero elevato fino al massimo consentito, si avrebbe un vero salasso, non solo per i privati, ma anche per molte aziende agricole.
