Il Comitato No Inceneritori Terni, WWF, ItaliaNostra e CittadinanzAttiva hanno organizzato un sit-in che si terrà sabato 10 novembre alle ore 10 sotto la sede dell’ex Terni Ena (ora Aria SpA) in via Giordano Bruno. Le associazioni invitano tutti i ternani a partecipare al presidio che ha lo scopo di ribadire la netta contrarietà alla riaccensione dell’impianto di Maratta e sollecitare una risposta a quanto chiesto alla società stessa tramite una lettera consegnata a mano il 18 ottobre scorso.
Le associazioni puntano il dito contro Acea, accusata di scarsa trasparenza. Le responsabilità maggiori vengono però attribuite all’Amministrazione comunale che difende gli interessi privati della società romana. Il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, è chiamato direttamente in causa dalle associazioni che denunciano come il primo cittadino non abbia fornito alcuna risposta alle loro richieste.
“Non ci stupisce il silenzio di Acea, ce lo aspettavamo” dicono i rappresentanti delle associazioni “visto che l’Amministrazione si trincera dietro la regolarità dei procedimenti amministrativi e dietro al totem dell’intoccabilità dell’interesse privato, è normale che tanto meno la company in questione si ponga il problema di rendere pubblici dati e informazioni che invece sono di importanza primaria”.
I punti salienti della lettera consegnata il 18 ottobre scorso a Acea sono i seguenti:
– Pubblicazione della previsione di approvvigionamento di combustibile relativa al prossimo quinquennio, 2012-2017, dettagliata per quanto riguarda quantità, qualità e provenienza dello stesso
– Gli introiti previsti dai contributi ex CIP6 e dalla immissione in rete di energia elettrica prodotta
– Previsione e interesse, al momento della scadenza dell’attuale AIA in vostro possesso e quindi nel 2016, ad incrementare i C.E.R. che l’impianto è ora autorizzato a bruciare
– Disponibilità, interesse nonché adatte caratteristiche tecniche dell’impianto a bruciare CSS proveniente anche da fuori regione
– Disponibilità alla pubblicazione dei dati giornalieri sulle emissioni dal camino su apposito sito web
– Numero di dipendenti tecnici, amministrativi e operativi che verranno direttamente impiegati a tempo pieno presso l’impianto
“I cittadini ternani hanno già chiaramente espresso la loro volontà scendendo numerosi in strada lo scorso 27 ottobre e gridando la loro contrarietà a qualsiasi tipo di incenerimento” (qui l’articolo). Il comitato No inceneritori insieme a Wwf Terni, CittadinanzAttiva e Italia Nostra hanno anche chiesto un’azione immediata del sindaco atta ad impedire la riaccensione dell’inceneritore attraverso una lettera consegnata lo scorso 22 ottobre. “Anche da lui torneremo a breve, poiché il risultato è stato un assordante silenzio”.