Inceneritore, Idv e Rc: ”Luci e ombre nel documento della Provincia. Ora serve atto ufficiale del sindaco”

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L’Italia dei Valori e Rifondazione Comunista esprimono un giudizio articolato sul recente documento approvato all’unanimità dal Consiglio Provinciale di Terni, relativamente alla gestione dei rifiuti nell’Ati4 (www.ternioggi.itprovincia-contro -riaccensione-inceneritore-approvato-documento-no-incenerimento-per-almeno-3-anni). I due partiti distinguono luci e ombre nell’atto di indirizzo provinciale, mentre il Comitato no inceneritori ha bocciato in toto il documento (https://www.ternioggi.it/il-comitato-no-inceneritori-boccia-le-proposte-della-provincia-sono-a-favore-dellincenerimento). Anche per loro, non si tratta però di una linea di indirizzo che può costituire la base per il piano d’ambito che sarà votato a breve dai sindaci dell’Ati4.Chiedono inoltre un atto ufficiale di Di Girolamo che attesti la volontà di rinunciare all’incenerimento dei rifiuti.

“E’ da considerare estremamente positivo – scrivono in una nota congiunta Idc e Rc – che, finalmente, vi sia un primo atto ufficiale di una Istituzione che sancisca di fatto il superamento dell’incenerimento e la ricerca di modalità alternative per lo smaltimento dei rifiuti, cosa impensabile due anni fa quando i nostri partiti intrapresero il percorso comune per la chiusura del polo dell’incenerimento e la nascita del polo del riciclo e del riuso”.

I due partiti passano poi all’analisi dei punti dolenti: “Nel documento del Consiglio Provinciale vi sono anche punti non condivisibili come ad esempio la proposta di un limite temporale di tre anni trascorso il quale, anche in base al livello raggiunto dalla differenziata, potrebbe tornare in campo l’ipotesi dell’incenerimento che noi, al contrario, consideriamo definitivamente superato e non più riproponibile in un territorio che ha sperimentato, sulla propria pelle, le negative conseguenze, sulla salute e sull’ambiente, derivate da questa scelta”.

“Anche l’ipotesi di poter utilizzare i rifiuti come combustibile per i cementifici – continuano Idv e Rc – è contraria alla filosofia che ha guidato le nostre scelte, in quanto riteniamo che ogni forma di incenerimento non sia  compatibile con corrette politiche di salvaguardia ambientale, come d’altronde ribadito dal Consiglio Provinciale di Perugia che in uno specifico ordine del giorno ha ratificato questo principio e confermato la propria contrarietà all’utilizzazione dei cementifici per la chiusura del ciclo dei rifiuti”.

Tali punti non condivisi fanno ritenere ai due partiti che “il documento del Consiglio Provinciale non possa costituire, come in esso auspicato, la base per la discussione sulla gestione dei rifiuti nell’Ati 4, ma che tale discussione non possa prescindere dal punto fermo del superamento dell’incenerimento in ogni sua forma e dalla promozione di politiche volte alla riduzione dei rifiuti ed alla costituzione di impianti di riciclo e riuso, come indicato dalla normativa Europea”.

Infine Prc e Idv “nel ribadire il riconoscimento al sindaco di Terni Di Girolamo per l’apertura effettuata verso un piano d’ambito formulato con ipotesi alternative all’incenerimento dei rifiuti, esprimono preoccupazione per la mancanza di un atto ufficiale che sancisca tale volontà ed auspicano che, in tempi brevi, si arrivi alla formalizzazione definitiva del piano, per avviare l’indispensabile confronto pubblico e la ratifica dello stesso”.

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