Incidente su A1, espiantati gli organi della studentessa morta all’ospedale di Terni: era iscritta AIDO

0

ospedale TerniLa straziante tristezza per una giovane vita spezzata e la speranza di altre persone di continuare a vivere. Nella notte del 9 ottobre sono stati espiantati gli organi della studentessa di 27 anni morta all’ospedale di Terni dopo un incidente stradale lungo la A1. Si chiamava Rita Maria Matteo, originaria di Venafro (Isernia), studiava Farmacia all’università di Siena e stava tornando a casa in Molise: è purtroppo morta nel nosocomio ternano per le ferite riportate nell’impatto con il guardrail.

L’espianto per la donazione degli organi è stato possibile grazie alla sensibilità e alla generosità della ragazza, risultata iscritta all’AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti e cellule) e degli stessi genitori, che hanno comunque espresso il loro consenso alla donazione. Diverse equipe sanitarie hanno quindi eseguito gli interventi chirurgici per l’espianto di fegato, reni e cornee. Un esemplare gesto di solidarietà e di profonda umanità – sottolinea la direzione medica del presidio ospedaliero ternano – grazie al quale alcune persone affette da patologie invalidanti, in Umbria e fuori regione, hanno già ricevuto o riceveranno presto gli organi donati e beneficeranno di un importante e non altrimenti realizzabile miglioramento delle loro condizioni di vita.

La ragazza, nel primo pomeriggio dell’8 ottobre, era stata trasportata in stato di coma presso la struttura ospedaliera ternana a seguito di un incidente stradale avvenuto nell’autostrada A1 all’altezza di Magliano Sabina; trasferita immediatamente in sala operatoria per un intervento neurochirurgico, si era però immediatamente rilevata la cessazione delle funzioni cerebrali. La direzione sanitaria ha attivato la procedura di accertamento della morte cerebrale, con la convocazione dell’apposito collegio medico e, al termine del periodo di osservazione e degli esami previsti dalle disposizioni di legge per l’accertamento della morte, appurato il consenso per la donazione degli organi, nella notte si è proceduto all’espianto.

CONDIVIDI