La neo formazione politica di centrodestra, Fratelli d’Italia, interviene nelle polemiche che riguardano le indagini di palazzo Bazzani e lo fa chiedendo le dimissioni del presidente e dell’intera Giunta della Provincia di Terni. Una richiesta bollata come strumentale dai vertici locali del Partito Democratico.
Fratelli d’Italia. In una nota gli esponenti di Fratelli d’Italia Alfredo De Sio (consigliere regionale), Pietro Valentini Marano, Manuela Beltrame e Francesco Tiberi (consiglieri provinciali), scrivono: “Se occorre prudenza nel merito della legittimità o meno delle stabilizzazioni contestate, quello che emerge invece dall’inchiesta e dalle indiscrezioni apparse sui giornali relative alle intercettazioni fa emergere un modo di concepire la pubblica amministrazione inaccettabile per i cittadini, dove burocrati e rappresentanti politici nelle istituzioni, userebbero i loro ruoli per esercitare al meglio la pratica clientelare nell’amministrare la cosa pubblica”.
“Infatti – proseguono gli esponenti di Fratelli d’Italia – ciò che appare evidente, è come esista una questione aperta su un sistema che si muove sullo stretto crinale tra l’inopportunità e l’illegalità. Ecco perché ciò che sta emergendo, al netto delle vicende di legittimità e correttezza amministrativa, è proprio l’approfondimento da parte degli inquirenti di quella linea sottile che noi abbiamo sempre denunciato. Quello dell’amministrazione provinciale di Terni, appare un contesto intriso di un diffuso senso di onnipotenza, frutto malato di quella sovrapposizione culturale tra partito e Stato che per la sinistra in Umbria è realtà consolidata da anni e che genera zone grigie dove è facile che possano prosperare le assunzioni compiacenti o le carriere fulminanti”.
“In questo quadro – osservano – appare assolutamente necessario per la Provincia di Terni evitare che gli ultimi mesi di amministrazione si consumino in una politica che guarda dal buco della serratura, fatta di delazioni, minacce, sospetti e veleni. Una fine ingloriosa, per la quale Fratelli d’Italia chiede le dimissioni del presidente e dell’intera giunta provinciale in uno scatto di dignità che sottragga l’ente alla deriva in atto”.
Partito Democratico. “La richiesta di dimissioni avanzata nei confronti della Giunta provinciale appare come strumentale e finalizzata ad obiettivi meramente elettorali”: lo sostengono in una nota Mario Giovannetti, segretario provinciale del Pd di Terni, e Andrea Delli Guanti, segretario comunale del Pd di Terni. “In questa fase – aggiungono – è opportuno mantenere un profilo di responsabilità. Per questo riponiamo la massima fiducia nell’operato delle istituzioni e della stessa magistratura (che non ha bisogno di essere ‘tirata per la giacca’) certi che eventuali responsabilità verranno chiarite in tempi brevi”.
“In questo contesto – concludono Giovannetti e Delli Guanti – ci preme sottolineare l’inopportunità di chi si erge a ‘paladino della moralità, proponendo in maniera strumentale la propria lezione quotidiana di cui, onestamente, non si avverte il bisogno. Giova qui ricordare che il tema delle cosiddette ‘stabilizzazioni’ è stato affrontato in consiglio provinciale, dove ha raccolto l’assenso politico degli stessi esponenti dell’opposizione. Inclusi coloro che oggi chiedono le dimissioni della Giunta”.