Le farmacie comunali di Terni pronte a cambiare zona, Federfarma sul piede di guerra

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Continuano ad imperversare le polemiche tra l’Asfm e le farmacie private capitanate da Federfarma. Dopo i dibattiti e le proteste accese a seguito della decisione da parte dell’Asfm di non effettuare più da sola, dopo tanti anni, il servizio notturno coinvolgendo nella turnazione anche le farmacie private, ora il nodo della questione è la scelta di spostare la sede di quattro farmacie comunali.

In particolare, come riferisce il Giornale dell’Umbria, sotto la lente d’ingrandimento da parte dei privati è lo spostamento della farmacia Falchi dall’attuale sede di via Roma a quella nuova in via Bramante, dove ci sono gli uffici finanziari. La questione è venuta a galla giovedì scorso durante il consiglio provinciale di Federfarma che ha deciso di aggiornare la vicenda alla prossima riunione alla presenza di tutti gli associati e dei loro avvocati. Infatti, i titolari delle farmacie private stanno pensando di inviare una diffida nei confronti dell’Asfm.

Ad aggravare la situazione, oltre allo spostamento della farmacia Falchi insieme alla comunale 2 di Cospea, alla comunale 5 di via Mola di Bernardo e quella dell’ospedale 2 di viale Trento che a differenza della prima si sposteranno solamente di 100-150 metri, si aggiunge l’indizione di un avviso pubblico che consente il trasferimento delle attuali sedi di attività. Quello che fa storcere il naso ai farmacisti privati è che, per loro, l’avviso pubblico sembra stato fatto ad hoc proprio per le farmacie dell’Asfm, che hanno motivato il loro spostamento con la scarsa redditività delle zone dove sono attualmente presenti.

Si profilano quindi, da parte degli associati di Federfarma, possibili azioni legali di varia natura nei confronti dell’Asfm e di Palazzo Spada e il ricorso direttamente al Tar. Ormai, per il Comune, non sarebbe una novità.

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