Questa mattina a Narni centinaia di persone tra lavoratori, studenti, commercianti, pensionati e amministratori locali, insieme al sindaco Francesco De Rebotti e ad altri primi cittadini nel comprensorio, hanno partecipato alla mobilitazione organizzata da dipendenti, rsu e organizzazioni sindacali a sostegno della vertenza della Sgl Carbon. La multinazionale nelle settimane scorse ha infatti comunicato di aver deciso lo spegnimento di uno dei due forni di cottura presenti negli stabilimenti narnesi con conseguente dimezzamento della produzione.
Un lungo corteo si è mosso lungo via Tuderte, dove è stato bloccato il traffico, fino all’occupazione pacifica dei binari della stazione di Narni, per circa una mezz’ora. L’occupazione dei binari è avvenuta dalle 10,30 circa alle 11. L’Intercity 534 per Ancona, partito da Roma Termini alle 9.25, è stato fermato nella stazione di Orte e ha registrato un ritardo di circa 40 minuti.
Secondo Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec, l’obiettivo della manifestazione era “la salvaguardia del futuro dei giovani, del futuro di quei tantissimi studenti che oggi hanno risposto con orgoglio e con la grande volontà di salvaguardare il futuro della propria città”. I sindacati riferiscono che proprio oggi è arrivata la notizia che a Wiesbaden, sede della Sgl Group, è stata decisa la sostituzione del Ceo, Robert Koehler, sostituito da Juergen Koehler. Quest’ultimo, ora, “dovrà farci sapere come intende muoversi – commentano ancora le organizzazioni sindacali – sulla vicenda dello stabilimento di Narni Scalo. Tutto ciò dovrà avvenire in tempi brevi, visto l’incontro già convocato mercoledì 20 novembre al ministero dello Sviluppo economico”. Quel giorno lavoratori e studenti narnesi saranno davanti al ministero a sostegno della delegazione, mentre domani, in occasione dello sciopero generale dell’Umbria, saranno presenti alla manifestazione prevista a Perugia.