Questa mattina in un container di un’azienda dismessa di Nera Montoro si è verificata una reazione chimica: è fuoriuscito del fumo e un odore acre si è diffuso nelle zone circostanti; alcune persone l’hanno segnalato ai vigili del fuoco. Dopo un sopralluogo dell’Arpa è stato scelto di far intervenire due squadre del nucleo Nbcr (l’acronimo sta per “nucleare biologico chimico radiologico”, si tratta del gruppo speciale che entra in azione quando esiste un fondato pericolo di contagio) che sono ancora al lavoro. Dal comando provinciale fanno comunque sapere che non si è sviluppata alcuna nube tossica e la zona è stata circoscritta così che nemmeno i pochi fumi possano costituire un rischio. La situazione è quindi attualmente sotto controllo.
Il container in cui è avvenuta la reazione chimica è di un’azienda dismessa che produceva fertilizzanti e fitofarmaci e contiene materiali di scarto e rifiuti: sostanze che formano una sorta di fanghiglia. Per cause ancora da accertare, il materiale melmoso ha avuto una reazione, si è surriscaldato arrivando all’ebollizione e quindi all’emissione di fumo e all’odore acre percepito da alcuni lavoratori e attività commerciali limitrofe. I vigili del fuoco hanno chiuso l’accesso ad un’area del raggio di 200 metri ed ora 10 tecnici del nucleo Nbcr stanno versando della sabbia bianca nel container per “smorzare” la reazione. Presumibilmente le operazioni di bonifica proseguiranno ancora per diverse ore.
Nonostante siano sul posto ben due squadre Nbcr (una di Terni e una di Perugia), i vigili del fuoco fanno sapere di non ritenere pericolosa la situazione per i cittadini. Spiegano anzi che la scelta di impiegare il nucleo speciale, solitamente chiamato ad intervenire in situazioni veramente eccezionali, è più che altro dettata dal fatto che al momento dell’episodio non c’era la disponibilità di molti uomini; l’intervento del Nbcr costituisce inoltre una garanzia.
Aggiornamento ore 22: L’intervento delle squadre Nbcr si è concluso intorno alle 19. L’ipotesi dei vigili del fuoco è che ad innescare la reazione chimica sia stata l’acqua piovana caduta negli ultimi giorni.