“Se avessi avuto la pistola, vi avrei sparato!”. Ha detto questo ai poliziotti che ieri, dopo 8 anni di latitanza, lo hanno arrestato. Italiano, 56 anni, originario di Arezzo, dal 2005 era ricercato in tutta Italia per rapina e sequestro di persona in concorso, su di lui un mandato di arresto dalla Procura della Repubblica di Arezzo. Doveva scontare una pena residua di 6 anni ma si era reso irreperibile da allora, al contrario dei suoi complici che erano stati assicurati alla giustizia.
Le indagini, avviate a tutto campo dagli investigatori su tutto il territorio dello Stato, hanno portato a Terni e gli agenti della terza sezione Antirapina della Squadra Mobile, avvalendosi della più moderna tecnologia e del proprio fiuto investigativo, sono riusciti ad individuarlo in un appartamento di via Giandimartalo da Vitalone. L’irruzione è avvenuta ieri pomeriggio, l’uomo è stato colto letteralmente di sorpresa, le sue prime parole sono state: “Se avessi avuto la pistola, vi avrei sparato!”.
L’appartamento, che era stato preso in affitto dalla figlia nonostante questa fosse residente a Vicenza, era stato attrezzato con tutti i comfort, in modo che l’uomo non dovesse mai uscire, neanche per la spesa che gli veniva recapitata direttamente a casa. Una persona invisibile, sconosciuta ai residenti del grande condominio, dove ha abitato per quasi un anno, passando il tempo a leggere una quantità di libri, soprattutto i classici.
Era stato riconosciuto colpevole dal Tribunale di Arezzo per aver rapinato tre oreficerie in quella provincia nel 2003 e nel 2004, commesse con particolare sangue freddo, ma ieri, quando ha capito che era finita, ha accusato un malore ed è stato accompagnato in ospedale, dove si trova ancora, piantonato, per accertamenti.
Questa mattina, i poliziotti sono tornati in ospedale per notificargli un altro provvedimento; si tratta di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Perugia, dato che il 56enne è gravemente indiziato per la consumazione di un’altra rapina avvenuta nel 2004 a Passignano sul Trasimeno sempre ai danni di un’oreficeria. Questa volta l’uomo non è rimasto affatto sorpreso e infatti ha detto agli agenti: “Me l’aspettavo”.