Picchiava e insultava la compagna davanti alla figlia minorenne, operaio Ast arrestato

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Ha subito quotidianamente pugni, calci e schiaffi. Insulti e maltrattamenti continui, anche di fronte alla figlia minorenne. Alla fine la compagna di un operaio delle acciaierie si è rivolta alla polizia: l’uomo è stato arrestato ieri mattina, prelevato dagli stabilimenti di viale Brin e condotto in carcere.

Si tratta di un 31enne che ha trasformato la vita della propria “amata” in un inferno. Botte continue e insulti, fino alle minacce di ucciderla a bastonate. La vittima esasperata ha quindi deciso di andar via da casa e si è presentata in questura per denunciare il proprio convivente. Agli investigatori della Squadra Mobile la donna ha mostrato numerosi referti medici rilasciati dal pronto soccorso dove era stata costretta a farsi medicare in più occasioni. L’ex convivente, poi, non aveva accettato che la donna fosse fuggita di casa e aveva continuato a perseguitarla con telefonate e sms. Ora l’operaio è stato arrestato.

Quest’ultimo episodio non fa altro che confermare la preoccupante crescita dei casi di violenza sulle donne, molto spesso consumati all’interno delle mura domestiche. La polizia di Terni, infatti, dall’inizio del 2011 si è occupata di ben venticinque episodi, che l’autorità giudiziaria ha concretamente contrastato grazie anche  alle norme introdotte dal Decreto Legge 23 febbraio 2009, n. 11 per il contrasto alla violenza sessuale e in tema di atti persecutori, restituendo alle vittime quella serenità psicologica messa a dura prova dalle reiterate  condotte  violente che erano state costrette a subire.

I responsabili di sei dei venticinque casi denunciati, sono stati oggetto di una misura di custodia cautelare in carcere, per i restanti autori di violenze sono stati disposti provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare, di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle vittime e in alcuni casi di divieto di dimora nel comune di residenza.

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