Il tempo delle attese è finito, c’è bisogno che le barricate alzate dalla Basell cadano per far sì che venga attuato il rilancio produttivo del polo chimico ternano, perché in ballo ci sono decine di posti di lavoro, ci sono circa cinquanta milioni di euro messi a disposizione per la chimica verde, c’è il futuro economico di una città. Finalmente il Governo italiano sembra cominciare a fare sul serio.
In effetti è stato chiaro il sottosegretario del Ministero alla Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, in merito alla trattativa per l’acquisizione delle aree della Polymer, durante l’incontro che si è tenuto nella giornata di ieri presso il Mise. Un incontro che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale Riommi, delle istituzioni locali e del management di Basell. Proprio nei confronti di questi ultimi il sottosegretario ha lanciato senza tanti giri di parole il suo ultimatum, invitandoli a fornire entro 15 giorni una risposta all’offerta presentata dalla cordata ternana che ha visto, per il momento, il subentro della Regione Umbria al posto di TerniResearch (qui l’articolo).
De Vincenti ha fissato un nuovo incontro presso il ministero alla scadenza dei 15 giorni. Per quella data il sottosegretario ha chiesto che il management Basell abbia pieno mandato dalla direzione americana per trattare. Questa volta il piglio deciso del sottosegretario potrebbe sortire i risultati a lungo sperati. De Vincenti non ha infatti risparmiato avvertimenti: se tra due settimane Basell non venderà, il Governo attiverà tutti gli strumenti possibili per evitare che le aree diventino oggetto di speculazione.
Intanto per la prossima settimana è previsto un incontro tra il sottosegretario e le segreterie nazionali di Femca-Cisl, Uiltec-Uil e Filctem-Cgil; il segretario generale provinciale di quest’ultima, Sergio Cardinali, è rimasto particolarmente sorpreso dalla presa di posizione mostrata da De Vincenti: “E’ la prima volta che il Governo ha dimostrato fermezza nei confronti della multinazionale”.
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