Una valanga di richieste di costituzione di parte civile: sono oltre 160 quelle presentate stamani da altrettanti lavoratori di Meraklon Yarn e Meraklon Spa nell’ambito del processo contro l’ex patron delle due aziende Gianpaolo Fiorletta e sei suoi collaboratori. A vario titolo sono accusati di associazione a delinquere finalizzata, tra le varie cose, all’appropriazione indebita e alla truffa allo Stato.
Le richieste di risarcimento del danno sono state presentate anche da Cigl, Cisl, Uil e Ugl (con le relative sigle di categoria), Orsa, Regione dell’Umbria e Inps, oltre che dalle stesse due aziende e dal loro attuale amministratore straordinario, Daniele Discepolo.
Dopo la presentazione delle istanze (presenti in aula buona parte dei lavoratori interessati), su richiesta dei legali degli imputati, i giudici hanno rinviato l’udienza al 5 marzo prossimo per permettere ai difensori di analizzare nel dettaglio ogni richiesta e presentare eventuali eccezioni a riguardo.
Agli imputati l’accusa contesta di aver distratto dalle casse della Meraklon, dal momento dell’acquisto avvenuto nell’agosto 2007, circa sette milioni di euro, e di aver ottenuto indebitamente la cassa integrazione per i propri lavoratori, percependo dall’Inps oltre 800 mila euro.