Processo inceneritore Asm: condannati Porrazzini e Onori per raccolta rifiuti senza autorizzazioni

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Per un filone del processo legato a vicende dell’inceneritore Asm di Maratta, oggi pomeriggio sono stati condannati dal tribunale di Terni l’ex presidente Asm, Giacomo Porrazzini (che prima ancora era stato sindaco di Terni) e l’ex direttore generale Asm, Moreno Onori. I due ex vertici dell’azienda sono stati condannati dal giudice Pierluigi Panariello per “raccolta di rifiuti senza autorizzazioni”. Le pene: 4 mesi di reclusione e mille euro di multa per Porrazzini, 6 mesi i reclusione e duemila euro di multa per Onori (per entrambi pene detentive sospese). L’attuale direttore generale dell’Asm, Stefano Tirinzi, è stato assolto per non aver commesso il fatto.

Questo filone processuale nasce a seguito del sequestro dell’impianto di trattamento termico di Maratta avvenuto nel 2008. Dopo il sequestro, alcuni sacchi di plastica pieni di rifiuti pericolosi vennero lasciati per diverso tempo nel piazzale antistante l’inceneritore. La Polizia provinciale, dopo un sopralluogo, denunciò tale fatto alla magistratura che avviò le indagini e quindi il processo che ha avuto oggi l’epilogo del primo grado di giudizio.

I due filoni processuali più importanti legati alle vicende dell’inceneritore Asm non sono invece ancora arrivati nelle fasi finali. Si tratta di processi che riguardano 20 persone, accusate a vario titolo: le accuse più gravi sono quelle di disastro ambientale, di omicidio colposo (per la morte per malattia di due operai) e di mobbing.

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