In Italia con un regolare permesso di soggiorno, residente a Collestatte con la propria famiglia, disoccupato e per questo aiutato ogni mese dalla Caritas. In realtà il tunisino protagonista della vicenda non aveva bisogno di soldi visto che, dopo essere già stato arrestato in passato per lo stesso motivo, continuava ancora a spacciare eroina. Quando ha capito che gli agenti di polizia stavano per arrestarlo, si è fatto scudo con il proprio figlio piccolo riuscendo così ad ingoiare qualcosa, forse ovuli di droga.
Le indagini erano partite giorni fa dopo le segnalazioni di residenti e Circoscrizione che avevano notato un’anomala presenza di tossicodipendenti. Gli agenti della squadra mobile si sono appostati nelle vie del paese e ieri mattina hanno visto tre ragazzi, conosciuti come tossicodipendenti, acquistare droga da un nord-africano il quale, dopo ogni spaccio, risaliva in casa. I tre acquirenti sono stati seguiti e fermati per un controllo: sono stati trovati con la dose di eroina appena acquistata. Per i due ragazzi di Terni e uno di Rieti in questione è scattata la segnalazione alle rispettive Prefetture come assuntori di sostanze stupefacenti ed è stata loro ritirata la patente di guida.
Gli agenti sono poi saliti nell’appartamento dell’uomo e lo hanno trovato con la moglie e due bambini piccoli. Alla vista della polizia, il tunisino ha preso in braccio il bimbo più piccolo e nascondendo il volto dietro di lui, ha ingoiato qualcosa che non è stato ancora possibile recuperare. Nell’abitazione sono stati trovati 700 euro in banconote di piccolo taglio e tutto il materiale per confezionare la droga. Materiale identico a quello delle dosi sequestrate poco prima ai tre giovani.
La moglie dell’uomo ha dichiarato di usufruire degli aiuti della Caritas, dato che il marito risulta nullafacente. L’uomo, in possesso di regolare permesso di soggiorno per lavoro come ambulante, era già stato arrestato in passato sia dall’antidroga per spaccio, che dall’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale ed aveva già scontato un periodo di detenzione. Ieri pomeriggio ha fatto ritorno al carcere di Sabbione dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Quello di ieri è il quarto spacciatore che viene arrestato negli ultimi tre mesi a Collestatte: tutti cittadini Nord-africani che probabilmente avevano scelto il piccolo paese come zona di spaccio per via delle caratteristiche. Piccole e ristrette vie non troppo trafficate che garantiscono una certa riservatezza.