Ha rubato alcuni capi di abbigliamento ma nella precipitosa fuga è caduto dal motorino, lo ha abbandonato e ha proseguito a piedi. Dalla targa dello scooter i poliziotti sono facilmente risaliti a lui e il minorenne albanese è stato denunciato. La madre del giovanissimo, appena saputo di quanto accaduto, si è impegnata al risarcimento.
Ieri pomeriggio, l’intervento della Squadra Volante è stato richiesto dal direttore di un negozio in Strada di Maratta, perché un ragazzo aveva appena rubato dei capi di abbigliamento e stava fuggendo in motorino. All’arrivo della pattuglia, gli agenti hanno trovato ad aspettarli il direttore accanto ad un ciclomotore abbandonato vicino al cancello del parcheggio del negozio. L’uomo ha riferito che poco prima un ragazzo aveva fatto scattare l’allarme delle barriere anti-taccheggio e che poi era scappato con il suo motorino, dal quale però era caduto, continuando la fuga a piedi, abbandonando anche i capi d’abbigliamento rubati: un piumino e un paio di pantaloni del valore totale di 120 euro, entrambi danneggiati nel tentativo di togliere le placche anti-taccheggio. Attraverso la targa, gli agenti sono risaliti al ragazzo che è stato convocato in questura, dove è arrivato poco dopo accompagnato dalla madre. Il giovane, un albanese di 16 anni, residente a Terni con la famiglia, è stato riconosciuto dal direttore del negozio, che lo ha denunciato come l’autore del furto, mentre la mamma del ragazzo si è impegnata a pagare i capi d’abbigliamento. Sono comunque in corso ulteriori indagini per verificare l’eventuale coinvolgimento di altri ragazzi.
Dai domiciliari al carcere. In un’altra operazione, ieri, un ternano di 26 anni è stato arrestato dalla polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Ancona. L’uomo si trovava già agli arresti domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale nel corso di una lite in famiglia avvenuta nell’agosto del 2012. Le indagini effettuate dalla Squadra Volante, hanno permesso però di appurare che il comportamento tenuto dall’uomo non era conforme alle prescrizioni della misura imposta. E’ stato perciò arrestato e portato al carcere di via Sabbione.