Sulla riforma sanitaria regionale “si sta puntualmente verificando un gioco di scambio politico e bilanciamento: Perugia ottiene il coordinamento unico del 118, Foligno viene ripagata con la direzione della seconda sede Asl e Terni si deve accontentare dell’Azienda ospedaliero-universitaria”. A dirlo è il presidente del Circolo Idv Terni, Maurizio Boschetti che in merito al passaggio da quattro a due sedi Asl umbre parla chiaro: “Le due sedi devono essere Perugia e Terni, per criteri di ubicazione territoriale, demografici e di bilanciamento gestionale regionale”.
Una posizione condivisa da molti cittadini ternani che hanno già raccolto migliaia di firme in difesa della sede dell’Azienda Sanitaria Locale. “La cosa sconcertante – dice ancora Boschetti – è l’assordante silenzio da parte delle istituzioni comunali e provinciali: la prima tutta presa nella discussione di bilancio, la seconda impegnata nella lotta per la propria sopravvivenza, pensano di aver esaurito la propria spinta politica con la convocazione dei due consigli congiunti sul tema. E’ altrettanto preoccupante – continua Boschetti – il silenzio politico dei consiglieri e del presidente dell’Assemblea legislativa regionale, espressione del territorio ternano. Ci si chiede cosa diranno agli elettori in occasione della prossima tornata elettorale”.
“Altresì singolare – conclude Boschetti – è che quelli che rifuggono un simile confronto politico bollino e minimizzino tutta la vicenda come una guerra di campanile, mentre ai più è chiaro che si vuole mantenere il potere politico della passata e presente gestione del triangolo Perugia, Foligno, Todi”.