Si aggiravano a Borgo Rivo: tre giovani croati con precedenti per furto in appartamento fermati da polizia

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poliziaautoNon si erano mai visti prima nella zona e si aggiravano apparentemente senza una valida motivazione. Tanto è bastato a far insospettire una signora, residente in un condominio situato a Borgo Rivo, che ha allertato la polizia contattando il numero di pronto intervento del 113 e segnalando la presenza di tre giovani risultati poi di cittadinanza croata: due donne di cui una in dolce attesa, e un ragazzo di 16 anni.

La chiamata della signora presso la centrale operativa della questura è arrivata intorno alle 13. Seguendo le indicazioni dalla centrale, nel frattempo al telefono con la signora che seguiva di nascosto gli spostamenti dei tre, una volante che si trovava in zona per dei controlli ordinari ha raggiunto il luogo dove si aggiravano i croati. I tre, alla vista della pattuglia, hanno cercato prontamente di dileguarsi ma gli agenti li hanno subito bloccati. Portati in questura, sono stati sottoposti alla verifica delle impronte digitali dove sono emersi rispettivamente 64 e 77 fotosegnalamenti per le due donne, e un mandato di cattura per il minore. Tutti e tre i cittadini croati hanno dichiarato di vivere in un camper, spostandosi continuamente e di essere appena arrivati in città. I numerosissimi precedenti penali a loro carico, anche con diversi alias, riguardano reati contro il patrimonio con prevalenza di  furti in appartamento. Per la questura, con buona probabilità, si aggiravano nel quartiere pronti per compiere un furto.

Nei confronti delle due donne, di 20 e 19 anni, il questore di Terni Luigi Vita ha emesso il foglio di via obbligatorio con il divieto di ritorno nel comune di Terni per la durata di 3 anni. Il minore invece, sul cui capo, malgrado i suoi 16 anni, pendeva un mandato di cattura per furto in appartamento emesso dal tribunale dei Minori di Salerno nell’agosto del 2012, è stato arrestato e trasferito nel carcere minorile di Firenze. L’operazione di ieri – come fa sapere la nota della questura – è il risultato di un’azione sinergica tra polizia e cittadinanza, a riprova dell’importanza della segnalazione da parte degli abitanti di persone sospette che si aggirano nei quartieri residenziali della città.

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