Ternana, Vitale evita la sconfitta: con la Pro Vercelli finisce 2-2

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Ternana-Pro Vercelli 2-2

TERNANA (4-2-3-1): Mazzoni 6; Zanon 6 Valjent 5.5 Meccariello 5.5 Vitale 6.5; Busellato 6 Palumbo 6.5;  Belloni  6.5 (23’st Grossi sv) Falletti 6 (31’st Troianiello 6) Furlan 6.5;  Ceravolo 6 (15’st Avenatti 6)  A disp: Sala, Santacroce, Zampa, Signorelli,  Gondo, Troianiello, Dugandzic. All. Breda 6

PRO VERCELLI (4-4-2): Pigliacelli 6.5; Germano 6 Coly 6 Legati 6.5 Mammarella 6; Mustacchio  5 (24’st Forte sv) Ardizzone 6.5 Scavone 6.5 Sprocati 5.5 (35’st Berra sv); Beretta 5.5, Malonga 5.5 (11’st Marchi 6) A disp: Melgrati, Berra, Filipponi, Lombardo, Tripicchio, Starita, Budel. All  Foscarini 5.5

ARBITRO: Pinzani di Empoli (assistenti: Prenna-Cecconi IV Uomo: Viotti) 6

MARCATORI: 9’st Furlan (T), 25′ st Scavone (P), 26’st Ardizzone (P), 33’st rig Vitale (T)

NOTE: Serata fresca, terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori 3146 (1.729 abbonati, 1.417 paganti). Ammoniti: Palumbo (T), Vitale (T). Calci d’angolo: 3-4 Recupero 0’pt 3’st

Palumbo TernanaE’la solita vecchia storia del bicchiere. Dipende sempre da che parte lo guardi. Il 2-2 fra Ternana e Pro Vercelli, infatti, evita una sconfitta che avrebbe avuto dell’incredibile per come stava maturando – leggi soprattutto una Pro Vercelli che aveva costruito ben poco fino all’ingresso di Marchi – ma per lo stesso motivo lascia anche un po’ d’amaro in bocca. Certamente, in vista della gara con l’Ascoli,conferma i problemi atavici e mai risolti. L’infortunio nel riscaldamento che ha dimezzato Falletti (di cui riferiamo più sotto), è una scusante solo parziale.

Andamento lento e poche cose degne di nota nel primo tempo.Venti minuti abbondanti di niente, tranne un paio di fuochi fatui. Uno della Pro Vercelli al minuto 5, con Mustacchio che si inserisce su un filtrante di Beretta e chiama Mazzoni alla parata a terra e uno della Ternana al minuto 12, con Pigliacelli che si supera su Ceravolo. Nel parapiglia spunta una mano galeotta, la Ternana accenna una timida protesta chiedendo il rigore ma Pinzani lascia correre. La sgroppata di Furlan al minuto 21, che supera Germano e crossa, senza però trovare alcun compagno pronto alla devizione. Sempre l’esterno ex Bassano entra nella prima vera azione dalla Ternana (23′): cross preciso e colpo di testa di Belloni respinto da Pigliacelli. Quindi è Palumbo (28′) a rendersi pericoloso con un tiro dai 20 metri che finisce poco sopra la traversa. Nel momento migliore, la Ternana rischia di capitolare: Sprocati (38′) batte un corner, Legati si ritrova la palla sui piedi da due metri ma incredibilmente la spreca davanti a Mazzoni. I piemontesi chiudono in avanti con una bella girata di Malonga da posizione defilata su assist di Mammarella che finisce a lato di un niente.

ternana-spezia-2014Falletti è in evidente difficoltà per via di uno stiramento accusato nel riscaldamento: è voluto scendere in campo lo stesso stringendo i denti e alla fine i fatti gli hanno dato ragione. C’è lui nell’azione che a sorpresa porta avanti la Ternana: Palumbo ruba palla a centrocampo e serve Falletti: fuga sulla destra del sudamericano che in mezzo per Furlan che si getta sulla palla e fa centro da due passi. Nonostante la rete però, la Ternana non si scuote. La Pro Vercelli è poca cosa e i presupposti per chiudere il match ci sono tutti. Avenatti, entrato per Ceravolo, si vede respingere da Pigliacelli con una mano un bel colpo di testa su assist di Furlan, poi però la Ternana va in confusione. Marchi, entrato a sua volta, prima segna uin fuorigioco, poi sfiora il gol con un destro dalla distanza. (22′). L’eugubino, complice anche una Ternana sempre meno incisiva, cambia faccia al match e poco dopo l’undici di Foscarini ribalta la partita con due gol in 60″: prima Scavone gira in rete una punizione di Mammarella e poco dopo Ardizzone pesca un pallone a centro area e di destro fa centro. Breda a questo punto si gioca la carta Troianiello e appena entrato l’ex Crotone si guadagna un rigore: incursione e fallo di Legati. Dal dischetto Vitale non sbaglia. L’occasione per il solito Marchi (girata spalle alla porta e palla fuori di un niente) è l’ultima cosa del match, che poi si trascina sino alla fine. La classifica si muove, ma certo per battere l’Ascoli serve ben altro.

 

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