Da Milano a Terni in treno, passando per Roma, senza bagaglio, con biglietto di andata e ritorno. Un breve “viaggio di affari” che avrebbe fruttato ben 104 mila euro, considerato che con la cocaina che portava sarebbero state confezionate 24 mila dosi. Ha però avuto la sfortuna di incappare in un controllo a campione della polizia che si trovava alla stazione ferroviaria di Terni per l’intensificazione del contrasto alla droga nei giorni delle feste di San Valentino.
L’uomo era disinvolto, indossava un paio di RayBan, ben vestito, senza bagaglio, camminava con passo spedito e con la Gazzetta dello Sport sottobraccio. E’ stato fermato da agenti in divisa della polizia ferroviaria, ma alla richiesta di documenti, si è subito emozionato, tanto da non riuscire a trovare il passaporto. Ha dichiarato di essere un cittadino albanese e dato che non aveva documenti è stato portato negli uffici della polizia, dove sono arrivati anche gli agenti dell’Antidroga. Quando ha capito che sarebbe stato perquisito, dalla tasca del giaccone ha tirato fuori un grosso involucro contenente un panetto di sostanza bianca. Poi in una tasca interna della giacca, ha trovato anche il passaporto. L’uomo, per il suo trasporto di cocaina, non portava con sé neanche il telefono cellulare per non essere intercettato.
In questura, con la comparazione delle impronte digitali, è emerso che l’uomo, cittadino albanese di 38 anni, aveva numerosi precedenti, con tre alias diversi, per spaccio, oltre ad un periodo di detenzione per la violazione della legge sull’Immigrazione. In Italia da oltre 10 anni, sempre da irregolare, ha detto di aver presentato richiesta ultimamente di permesso di soggiorno alla questura di Milano per ricongiungimento familiare. E’ stato arrestato e si trova ora in carcere a Terni con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio.