Dopo la proposta esposta dal capogruppo del Pd Francesco Filipponi, di creare una rete turistica integrata con i comuni limitrofi, sono immediatamente arrivate le critiche da parte di Jacopo Borghetti, responsabile del gruppo di lavoro turismo e sport per Terni Valley, think tank che raccoglie diverse giovani menti ternane:
“Ho provato a non stupirmi leggendo la proposta del Gruppo Consigliare del PD riguardo alle nuove prospettive turistiche per la nostra città. Ma ho provato invano.” ha dichiarato un incredulo Borghetti.
“Ho sperato fosse un comunicato stampa vecchio di almeno quaranta anni, ma ho sperato invano: il comunicato porta la data del 10 gennaio 2018. Ho provato anche a vedere il bicchiere mezzo pieno, ripetendomi “alla fine è giusto quello che dicono”, ma la parte vuota prende il sopravvento.”
“Perché, se è pur giusto il contenuto – ha sottolineato Borghetti – mi sorprende il tempismo. Un ritardo di almeno quaranta anni, sessanta se prendiamo come esempio l’organizzazione turistica della riviera romagnola. Un ritardo assolutamente non giustificato per un’amministrazione, la stessa tra l’altro che governa la città, piccole parentesi a parte, dallo stesso giorno in cui abbiamo iniziato ad accumulare lo svantaggio.”
“Il progetto turistico proposto definito da loro stessi innovativo si basa sulla collaborazione tra i comuni limitrofi a Terni, un’organizzazione condivisa di eventi e la creazione di biglietti integrati tra le varie attrattive. Volendo rimanere in campo medico con la terminologia e le similitudini, è come se un primario proponesse al proprio dirigente di iniziare ad utilizzare la penicillina come farmaco sperimentale.”
“Terni ha un grande potenziale turistico, siamo però in un’epoca – fa notare Borghetti – dove la politica non ammette più approssimazione, improvvisazione e mancanza di professionalità specifiche. Terni non se lo può più permettere.”
“La Terni che noi Terni Valley ci immaginiamo – conclude – è quella innovativa, al passo con i tempi, giovane, propositiva e positiva.”
