Abbandonati a se stessi, picchiati, insultati e minacciati da loro padre e loro madre. Questa la triste vita di due bambini in tenera età. Questa mattina i due genitori, ternani, sono stati arrestati dai carabinieri di Terni.
Come spiegato questa mattina nel corso di una conferenza stampa, la delicata indagine, coordinata dal pm Elisabetta Massini, è partita da una segnalazione dei Servizi Sociali che avevano raccolto una serie di problematiche nella gestione dei minori pervenute sia dall’assistente sociale, che dall’ambito scolastico e sanitario, nonché da alcuni conoscenti della coppia. I carabinieri di Terni hanno accertato che i due bimbi vivevano in una situazione familiare assolutamente inadeguata caratterizzata da continui e gratuiti maltrattamenti da parte dei genitori.
I due piccoli, entrambi gravati da patologie per le quali ricevono una pensione di invalidità, erano trattati con violenza fisica, verbale e psicologica. Oltre ad essere oggetto di botte, parolacce e minacce, non ricevevano dai genitori nessuna cura né della persona né morale. Erano accuditi in maniera superficiale ed inadeguata solo da un’amica convivente della coppia ed erano costretti a vivere in un appartamento tenuto in scarse condizioni igienico-sanitarie. Erano malnutriti, non curati nella pulizia personale ed assolutamente abbandonati a loro stessi.
I due ternani conviventi, di fatto figure genitoriali del tutto assenti tanto da rimanere indifferenti ai chiari segnali di bisogno di affetto e protezione dei loro figli, non li coinvolgevano in alcuna normale e necessaria attività educativa o ludica, relegandoli spesso nella loro cameretta.
I due bimbi erano spesso messi a letto con indosso gli stessi abiti che avevano indossato tutto il giorno. Vivevano su loro stessi un disinteresse dei loro genitori che non li coinvolgevano mai in conversazioni o giochi, respingendo anche la loro necessità di contatto fisico con gli adulti.
Secondo i carabinieri “l’attività investigativa in questione, per l’ennesima volta, ha portato allo scoperto il possibile perpetrarsi ai danni dei minori, in un ambito come quello familiare che dovrebbe invece garantirne la massima protezione, di comportamenti di estrema ed inaudita brutalità.
D’altro canto la drammatica situazione, grazie alla sensibilità istituzionale alla tutela delle così dette “fasce deboli” ancora evidenziata sia dalla Procura di Terni e dalle Forze di Polizie che dai vari Uffici Pubblici a vario titolo e con diverse competenze deputati alla “protezione sociale”, con una rapida ed incisiva azione, è stata prontamente interrotta ed i minori potranno ricominciare a trovarsi circondati da adulti che pensano e si preoccupano dei loro bisogni e del loro benessere”.