Si moltiplicano di mese in mese i pendolari del furto. Ogni giorno decine di ladri prendono il treno a Roma, arrivano a Terni, rubano quanto più possibile e in serata fanno rientro nella Capitale. Gli effetti di questo fenomeno si vedono: negli ultimi tre mesi sono stati messi a segno circa 360 furti in abitazione. In media, a Terni, ogni giorno vengono svaligiate due case. Per mettere un freno a questa preoccupante situazione, ieri sono entrati in azione anche i carabinieri che hanno messo in atto una serie di controlli alla stazione ferroviaria.
I militari, alcuni anche in abiti civili, hanno effettuato 13 pedinamenti di persone che sono poi state successivamente controllate e sono risultate avere precedenti penali per furto. Il comando provinciale dei carabinieri non specifica se nei loro confronti siano poi stati presi provvedimenti (allontanamenti, ammonimenti ecc) ma fa sapere che analoghi controlli potrebbero essere ripetuti in futuro.
Negli ultimi mesi le forze dell’ordine si sono molto occupate dei pendolari del furto, denunciando ed allontanando decine di persone, ma in assenza di leggi e normative che consentano una effettiva repressione, i ladri potranno continuare ad agire nella Conca e ripartire con il bottino. E’ solo di una settimana fa la denuncia di una ladra arrivata da Roma a Terni insieme ad altre 5 donne con il solo scopo di rubare. La donna in questione ha una storia emblematica, utile a spiegare come il fenomeno del pendolarismo del crimine possa continuare a crescere: sfruttando le maglie larghe della legge italiana, ha potuto rubare da quando aveva 8 anni fino ad oggi che ne ha 30. Nonostante sia stata più volte condannata ed abbia cumulato una pena ad oltre 17 anni di reclusione, continua a trovare il modo di uscire di prigione, è ancora libera e in grado di mettere a segno 50 o 60 furti al mese (qui l’articolo della denuncia della ladra e della sua emblematica storia).