Sulla vicenda Briccialdi, chiuso dall’altro giorno per mancato accordo sulla proroga della convenzione Comunale interviene l’assessore alla cultura Giorgio Armillei, colui che aveva invano proposto una bozza di accordo. Così scrive su facebook:
“I ternani sono orgogliosi del loro conservatorio, del loro Istituto musicale Briccialdi, e neanche ci pensano a farne a meno: la città spesso si dimostra ben più larga delle sue istituzioni politiche. In questi due anni (a dispetto di chi pensa che il Briccialdi possa essere abbandonato a se stesso) la Giunta, il Sindaco e gli organi direttivi dell’Istituto si sono impegnati per assicurare lo sviluppo del Conservatorio. Con l’idea di un progetto di lungo termine, sono stati coinvolti anche la Regione (nuovo finanziatore grazie all’azione del Sindaco) e la Fondazione Carit. Continui sono i contatti con il MIUR e con il Governo. Il Briccialdi, al tempo stesso, ha fatto la sua parte con grande impegno: ha fatto di più con meno, ristrutturando le proprie attività a fronte di un taglio dei trasferimenti comunali di 1 mln di euro in due anni (spostati non in attività culturali ma in altri settori dell’amministrazione). Non sarà un incidente di percorso come quello di mercoledì a interrompere una strategia che fa parte del programma politico del Sindaco e della maggioranza che grazie a lui è stata eletta.
Il presidente del Briccialdi Vincenzo Bisconti e il direttore Gabriele Catalucci, nel frattempo informano: “La chiusura decretata dal Presidente si riferisce alla sede ed è cautelativa rispetto alla momentanea interruzione del rapporto di convenzione con il Comune di Terni. L’attività didattica non sarà da questo pregiudicata in alcun modo. Se la sede al momento è chiusa, il Briccialdi non chiude di certo. L’anno accademico si aprirà comunque regolarmente dal momento che tutto fa pensare che non ci sia intenzione da parte di alcuno di privare la città del suo conservatorio”.