Il recente episodio di via Don Bosco, con la voragine che si è aperta all’improvviso ha dato spunto all’associazione Terni Città Futura per intervenire sul problema delle strade cittadine, invitando i cittadini ad una riflessione sul problema della manutenzione e in generale delle condizioni stradali: ” Non si tratta di alimentare un facile allarmismo -scrivono – ma siamo certi che la serietà dell’evento meriti un’adeguata attenzione e riteniamo che debba essere lo stimolo per una sollecita attività di monitoraggio che porti a pianificare interventi di prevenzione per evitare simili situazioni in futuro. Fortunatamente nessuna persona o mezzo sono rimasti coinvolti nell’episodio ma i disagi per il traffico sono sicuramente notevoli e non possiamo rischiare che un evento futuro possa avere un bilancio ben peggiore! Via Don Bosco costituisce una delle vie più transitate della città, rappresentando uno degli accessi principali al centro antico per i pedoni, i mezzi privati autorizzati, per mezzi pesanti ed autobus di linea”.
Terni Città Futura lancia poi una proposta, quella di limitare in quella zona il transito dei mezzi pubblici “anche per salvaguardare l’investimento fatto nelle nuove pavimentazioni, molto sensibili alle sollecitazioni dovute alle vibrazioni, che come nel caso della nuova Piazza San Francesco, hanno già reso necessarie alcune opere di manutenzione addirittura prima di terminare l’intervento”. L’associazione poi sottolinea come “il cedimento verificatosi in Via Don Bosco non è che l’ultimo di tanti episodi di dissesto, nel corso degli ultimi mesi le buche si sono trasformate in voragini in altre vie cittadine come Viale Brin, Via Buonarroti e Via Galilei. Quindi non desta meraviglia la preoccupata segnalazione dei cittadini in merito allo stato dell’attraversamento veicolare sotto l’antica Porta Sant’Angelo”.
“Come nel caso di Via Don Bosco- proseguono- il transito continuo di veicoli, anche di mezzi pesanti impegnati nelle consegne, ha comportato negli anni il cedimento in più punti della pavimentazione pregiata, che poggia sull’antico ponte medievale, sottoposto ad una sollecitazione notevole. Si è potuto notare come questo cedimento si sia fatto sempre più evidente e significativo negli ultimi mesi.” Infine si chiede se l’amministrazione abbia “provveduto ad un monitoraggio della situazione, nel caso se tutto possa ritenersi sotto controllo e che si possa escludere il rischio di ben più seri e pericolosi accadimenti”.