Il consiglio comunale di oggi, è inizio con l’approvazione della surroga del consigliere PD Andrea Zingarelli, inserita in fretta e furia questa mattina nell’ordine del giorno, a cui è subentrato Giuliano Rossi dopo la rinuncia di Giorgio Finocchio.
E li è finito.
Dopo che la surroga è stata approvata con 21 voti favorevoli, 3 contrari e 3 astenuti la situazione, da subito tesa vista la presenza di circa 200 cittadini tutto tranne che contenti della recente situazione cittadina, è andata rapidamente degenerando.
Infatti, nei piani della maggioranza non c’era quella di discutere il dissesto in cui sta per precipitare il comune di Terni, mentre le opposizioni non avevano alcuna intenzione di aspettare.
La modifica dell’odg è finita in votazione, e con un solo voto di scarto, quello del sindaco Leopoldo Di Girolamo, il consiglio ha deciso di rinviare la discussione ad una seduta a se stante, dedicata appunto al dissesto.
Da li in poi non si è più tornati indietro, con Ferranti e Melasecche che hanno consigliato al sindaco di vergognarsi, e definito tutto ciò, un vero e proprio “Schiaffo alla città.”
Con la maggioranza che ha deciso poi di sciogliere la seduta e rinviare i lavori, il clima si è fatto via via più caldo, con urla ed insulti che hanno iniziato a piovere copiosamente da parte del pubblico presente, fomentato dalla Pococacio, che ha accusato la maggioranza di “Sciogliere la seduta perché hanno paura del pubblico presente.”
Tra i “buffoni” e i cartelli alzati in segno di protesta da parte dei cittadini, la situazione è degenerata, con alcuni consiglieri che hanno rischiato di finire a contatto con i cittadini stessi, prima di essere separati dalle forze dell’ordine presenti.
Infine, con la maggioranza in fuga, gli esponenti 5 stelle De Luca, Braghiroli, Trenta, Pococacio e Pasculli, uniti ai consiglieri Melasecche, Crescimbeni e Cecconi (FdI) hanno deciso di occupare palazzo Spada,
“Questa sorta di colpo di mano contro la democrazia ha suscitato sdegno da parte di tutti.” ha dichiarato lo stesso Melasecche – È per questa ragione che sei consiglieri comunali unitamente a molti cittadini hanno deciso di iniziare l’occupazione e di protesta della sala consiliare fino a quando il sindaco non avrà il coraggio di chiedere scusa alla città ammettendo con un minimo di onestà intellettuale le proprie responsabilità in nove anni di governo fallimentare. Invitiamo tutti i consiglieri comunali di opposizione, ma anche quelli di maggioranza che ritenessero di unirsi a noi nella protesta, di venire in Municipio per partecipare a questa occupazione pacifica ma fortemente simbolica di una situazione che non può tollerare.”
Intanto, in serata, il prefetto Paolo De Biagi, ha comunicato al consiglio comunale di essere stato informato dalla Corte dei Conti della bocciatura del ricorso, e quindi di adottare la deliberazione di “formale dichiarazione di dissesto finanziario” entro il termine di venti giorni decorrenti dalla data di notifica ai singoli consiglieri.
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