Terni, è morto Gianluca Menichini, l’operaio AST rimasto schiacciato da un rotolo di acciaio

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Si spento nella giornata di ieri, dopo 6 mesi di lotta, Gianluca Menichini, l’operaio di 35 anni rimasto schiacciato lo scorso 10 luglio da un rotolo di acciaio all’interno del reparto Lac2-Pix1.

Inizialmente ricoverato presso l’ospedale Santa Maria di Terni, era stato nei mesi trasferito prima presso l’istituto di riabilitazione Santo Stefano di Foligno per poi essere tasferito all’ospedale branca di Gubbio/Gualdo Tadino, dove ieri, dopo il peggioramento delle sue condizioni comunque sempre state gravi, si è infine spento.

Diverse le reazioni, da un po tutti gli ambienti ternani, ad iniziare dalla stessa AST che si “stringe alla famiglia e agli amici del collega Gianluca Menichino che, dopo una lunga
battaglia durata sei mesi, si è spento questa mattina all’ospedale di Gubbio. L’Azienda continuerà ad essere vicina alla famiglia e rinnova il suo impegno affinché simili incidenti non si ripetano mai più, nella consapevolezza che la sicurezza e la salute di ogni dipendente siano i beni più preziosi da tutelare.”

Vicinanza dalla famiglia espressa anche dalle RSU:”Come Rsu di Ast riteniamo che in questo momento ogni parola sia superflua e di conseguenza, a nome di tutti i lavoratori di Ast, esprimiamo la più sincera vicinanza e condoglianze alla famiglia di Gianluca. Siamo a riservarci un’iniziativa da effettuare in corrispondenza del giorno del funerale”

Cordoglio ovviamente anche dalle segreterie provinciali dei sindacati Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl: “in questa tragica giornata si uniscono al dolore dei famigliari di Gianluca Menichino sapendo che ogni parola è superflua a colmare il vuoto che lascia il collega e amico Gianluca. Oggi più che mai dovrebbe essere il silenzio a farne da padrone ma purtroppo questo è il triste epilogo di situazioni che ad oggi rimangono ancora irrisolte rispetto alle nostre preoccupazioni più volte espresse riferite ai temi del lavoro. Siamo al paradosso che il tutto si ristringe in soli annunci da parte aziendale che non sono consequenziali sulle cose da fare e risolvere, fino al punto che le comunicazioni e le informazioni sono limitate per mezzo di organi di stampa. Nel corso del 2017 abbiamo più volte sollecitato di affrontare temi come organici, ritmi di lavoro, protocollo sicurezza ed altro e a distanza di un anno sono rimasti irrisolti, nella maggior parte dei casi addirittura inascoltati. Confronto, discussioni e possibili soluzioni condivise con disponibilità in impegni da parte aziendale, forse non avrebbero evitato il tragico epilogo di oggi, ma sicuramente è questa la via che ci mette nelle condizioni di migliorare la qualità del lavoro al fine di evitare possibili e eventuali futuri incidenti”

Oltre alla vicinanza alla famiglia, invoca chiarezza il Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo: “Nelle ore immediate all’incidente di questa estate ho avuto modo di conoscere i genitori di Gianluca Menichino, apprezzando la loro forza, il loro coraggio, la grande dignità nell’affrontare una vicenda così dolorosa ed inaspettata. Mi auguro che presto venga fatta chiarezza su quanto accaduto. A nome dell’intera città mi stringo alla famiglia rappresentando il dolore della comunità ternana per un infortunio sul lavoro rilevatosi purtroppo mortale”.

Il Movimento 5 stelle tutto, affida il suo cordoglio alle parole del senatore Andrea Liberati: “La sua prematura scomparsa scuote profondamente i cuori, urlando alle coscienze di chi poteva e doveva agire: invece finora, sul caso, solo silenzi imbarazzati e tante parole di circostanza per non disturbare una Thyssen Krupp già prossima al disimpegno. L’unità che si determina in circostanze così tragiche non sia lo strumento per continuare come se nulla fosse, dimenticando e offendendo ancora una volta non soltanto un giovane che non è più tornato a casa, abbandonando non soltanto una famiglia già straziata, ma trascurando ancora e sempre i tanti colleghi di Gianluca e i cittadini tutti, svuotati dall’ennesima morte senza senso, sacrificata sul sordido altare del profitto”

Si è unito al cordoglio anche Emanuele Fiorini, capogruppo Lega Nord in regione: “Faccio le mie più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici di Gianluca Menichino, l’operaio Ast morto questa mattina in seguito al tragico incidente capitato circa sei mesi fa. E’ una vicenda che mi ha toccato profondamente, essendo stato io stesso operaio all’interno dello
stabilimento ternano ed avendo lavorato fianco a fianco con Gianluca nella stessa squadra e nella stessa linea. Da consigliere regionale, da collega e da amico, oltre ad esprimere il mio cordoglio, voglio auspicare che giornate come questa non si ripetano più e che il diritto
al lavoro vada di pari passo con il diritto alla sicurezza. Auspico interventi mirati da parte dell’azienda per garantire la salvaguardia del personale impiegato ed assicuro il mio impegno affinché ciò avvenga.”

Vicinanza anche dalla regione Umbria dove la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e il vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Fabio Paparelli esprimono “cordoglio e vicinanza a familiari. Ci stringiamo ai familiari – affermano – rinnovando il nostro impegno a mettere in atto un’azione ancora più forte e diffusa per la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Sull’accaduto, è ancora in corso un’indagine da parte della procura Terni, guidata dal pm Tullio Cicoria.

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