Terni, elezioni 2014, simbolo troppo simile a quello del Pd: Democrazia Diretta lo sostituisce

7

La polemica era già scoppiata sul web diverse settimane fa: secondo diverse persone, il simbolo della lista civica Democrazia Diretta, che si presenterà alle prossime elezioni comunali di Terni, somiglia troppo a quello del Partito Democratico. A pensarla così anche lo stesso Pd che a fine febbraio ha formalmente richiesto che quel logo fosse sostituito. Oggi Democrazia Diretta fa sapere di aver accolto quella richiesta e presenta il suo nuovo simbolo.

logo DD e PD

 

Il Partito Democratico di Terni, con una lettera riservata, ha invitato l’associazione “La Terni che Vorrei”, che è promotrice della lista civica in questione, a modificare il simbolo al fine di renderlo maggiormente riconoscibile da quello del Pd che esiste dal 2007 ed ha valore istituzionale. In particolare l’invito era volto ad effettuare “una rivisitazione grafica” “al fine di evitare un delicato e non auspicato contenzioso” e per “consentire una chiara individuazione da parte degli elettori”.

La lista civica oggi in un comunicato spiega che, pur non condividendo l’opinione secondo cui i simboli sarebbero simili, ha deciso di accettare l’invito del Pd.

Il comunicato di Democrazia Diretta con cui spiega le ragioni del cambio della grafica del proprio simbolo:

“Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto presso la nostra Sede una lettera del Partito Democratico di Terni, con una richiesta di variazione del nostro simbolo, troppo simile a loro giudizio a quello del loro partito.

Secondo il nostro avviso i due simboli sono facilmente distinguibili, la connotazione cromatica rosso-verde del nostro logo a cui fa riferimento il Partito Democratico è chiaramente riferita ai colori della città, il bianco dello sfondo richiama nell’insieme il tricolore della nostra bandiera nazionale e riteniamo che nessuno possa vantare dei diritti acquisiti su l’uso di tali colori. Lo stesso dicasi per le lettere ‘DD’ che rappresentano le iniziali del nostro movimento, un acronimo utilizzato da tutti i movimenti politici che comunemente usano le iniziali del nome come sigla.

Da ultimo riteniamo che un elettore di media capacità intellettiva possa facilmente riconoscere il simbolo del Partito Democratico che gode chiaramente di una notorietà, sia a livello locale che a livello nazionale, più diffusa della nostra nuova e giovane Lista Civica.

Riteniamo che il timore, paventato dal Partito Democratico di un eventuale confusione degli elettori nella scelta del simbolo da votare, sia esageratamente eccessivo essendo fondato su percentuali di errore piuttosto scarse. Questo timore del Partito Democratico di perdere qualche voto utile alle prossime elezioni amministrative non può che stupirci, stante la sicurezza di imporsi da sempre mostrata dal maggior partito cittadino negli ultimi anni.

Nonostante ciò, pur essendo convinti del contrario, abbiamo accolto la richiesta, avanzata in forma di ripercussioni legali dallo stesso Partito Democratico, di variazione del nostro simbolo per le seguenti ragioni:

A. Siamo convinti che le persone siano più attratte dalle idee, dalle proposte e dai progetti per la città di cui un movimento politico si fa portatore, piuttosto che barrare alla cieca un simbolo. Se nel 2014 c’è ancora chi pensa che gli elettori siano inconsapevolmente guidati dai simboli nell’esercizio del voto questo la dice lunga su quanto ancora la politica deve essere rinnovata.

B. Non volevamo innescare a pochi giorni dalle elezioni una inutile polemica su un simbolo tra Noi e il Partito Democratico, con cui invece vorremo confrontarci appunto sulle idee da proporre ai cittadini, su come intendano affrontare i tanti problemi ad oggi irrisolti da codesta attuale amministrazione, e non dare perciò adito ne seguito a puerili questioni di scontro.

Al fine di fugare ogni dubbio su questo aspetto auspichiamo la pubblicazione di una nota ufficiale del Partito Democratico che riconosca infine, a questo nostro nuovo simbolo, la capacità di differenziazione tale da non generare alcuna confusione con quello del PD”.

CONDIVIDI