Una maxi evasione fiscale da circa 2 milioni di euro è stata scoperta dalla guardia di finanza di Terni che ha denunciato un ternano di 53 anni, ex titolare di una impresa di pulizie che opera in città e in provincia. L’uomo avrebbe omesso di dichiarare al fisco una somma pari ad un milione e 300 mila euro di elementi positivi di reddito e 260 mila euro di Iva dovuta, oltre al versamento di Iva per 450 mila euro. Lo scorso giugno ha poi venduto l’azienda.
Secondo quanto accertato dai finanzieri nei primi anni di attività l’imprenditore aveva regolarmente presentato le dichiarazioni fiscali, omettendo di versare l’Iva. Successivamente però non avrebbe più tenuto e conservato in modo corretto le scritture contabili, non presentando più le dichiarazioni Iva e delle imposte dirette. Per determinare l’ammontare dei ricavi percepiti i finanzieri hanno così dovuto compiere una serie di ricerche di dati ed informazioni partendo dalla scarna documentazione rinvenuta al momento dell’accesso in ditta, ascoltare testimoni, ricercare prove e documenti contabili ed extracontabili, fino a contestare violazioni che prevedono sanzioni sia dal punto di vista penale tributario sia amministrativo. L’attuale titolare dell’impesa di pulizie dovrà quindi rispondere in solido dei debiti fiscali lasciati. Nei confronti dell’ex titolare è stata inoltre avanzata la richiesta d’applicazione del sequestro preventivo per equivalente sui beni nella disponibilità dell’evasore, anche se precedenti alla sentenza definitiva.