Tutti i giorni, per circa un mese, ha importunato un barista sul luogo di lavoro, fissandolo, inviandogli baci da lontano, abbracciandolo e infine seguendolo in bagno. Protagonista una quarantenne filippina che ha messo in atto questo corteggiamento serrato, serratissimo, ma non gradito. Tanto che il ragazzo si è rivolto ai carabinieri, descrivendo l’angoscia per quei comportamenti considerati ossessivi, e la donna è stata arrestata.
La quarantenne, che è finita ai domiciliari con l’accusa di stalking, che soffrirebbe di problemi di salute, è stata giudicata ieri mattina per direttissima: il giudice Angelo Matteo Socci ha convalidato l’arresto e disposto l’accompagnamento al reparto di Psichiatria dell’ospedale Santa Maria per valutare la sua situazione. E dovrà presto comparire nuovamente in tribunale per un’altra direttissima perché evasa dagli arresti domiciliari: quando stamane i militari sono andati a prenderla per condurla in tribunale, non l’hanno trovata in casa.
