Terni, finanza scopre evasione su circa 800 mila euro di redditi: nei guai due fratelli ternani

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guardia di finanza 2Un giro di fatture emesse da tre società con lo scopo di duplicare i costi e spalmare i relativi utili tra di loro, con lo scopo di abbattere i redditi e, di conseguenza, evadere le tasse. Questo quanto scoperto dalla guardia di finanza circa tre società operanti a Terni nel settore del commercio all’ingrosso e nella fabbricazione di parti ed accessori per autoveicoli, tutte riconducibili a due giovani fratelli ternani.

Nel dettaglio il metodo portato avanti dalle società, prevedeva che una delle società emettesse fatture per attività provvigionali rese nei confronti delle altre due checosì detraevano i relativi costi. Un nuovo sistema, riferiscono le fiamme gialle, secondo il quale una società emetteva fatture per attività di intermediazione e procacciamento affari sulle quali le altre 2 società pagavano una percentuale sul fatturato pari al 4%. Una duplicazione di costi utili in tema di fiscalità per risparmiare una parte di tasse previste dal Fisco.

Dagli accertamenti, iniziati nel mese di maggio, le fiamme gialle hanno così scoperto che il giro di soldi serviva solo per abbattere i redditi, spalmando gli utili sulle 3 società partecipate fino al 2012, anche da 2 società straniere, una tedesca ed una inglese. La guardia di finanza, dopo il rilevamento delle operazioni illecite, ha contestato complessivamente ai titolari, due fratelli di 33 e 27 anni, 774 mila euro di redditi non dichiarati, un’IVA relativa di circa 228 mila euro ed una non versata di oltre 168 mila euro.

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