Fa ancora discutere la bocciatura delle nomine per la Fondazione Carit operate dal sindaco di Terni. Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Federico Pasculli, ritiene che sia la conferma della legittimità dei dubbi espressi dal M5S nelle settimane scorse.
Il comunicato di Federico Pasculli:
“La bocciatura delle nomine del Sindaco certifica che le nostre perplessità erano più che legittime. Adesso è tempo di riflettere su quanto accaduto.
Avevamo intuito che sarebbe stato un passaggio importante per la costruzione di una nuova visione di questa città: a tal proposito questa estate avevamo depositato un atto che chiedeva di valutare in consiglio l’importanza e i criteri delle nomine prima ancora che i nomi. Atto rinviato al mittente anche se tale rinvio fu accompagnato da altrettante promesse da parte della maggioranza che si sarebbe portata una discussione ampia ed articolata in consiglio: promesse che si sono dissolte nel solito porto delle nebbie dell’aula consiliare.
La Fondazione Carit dispone di un patrimonio importante, ed oggi più che mai può e deve giocare un ruolo fondamentale per sostenere ma soprattutto per dare un nuovo impulso ad una città che ha bisogno di interlocutori attenti, anche e soprattutto al di fuori della politica, dato che un ente per essere ispiratore di nuove idee e di nuovi corsi deve essere libero sotto ogni punto di vista. Per questo avremmo voluto parlare collegialmente e in maniera diffusa con chi si appresta ad essere interlocutore del nostro Comune e al tempo stesso alleato, in un momento storico in cui la funzione di questi Istituti diventa ancora più vitale.
La stessa ha lo scopo di investire nel territorio e nello specifico, in ricerca scientifica e tecnologica, in arte e cultura, in salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa, in educazione, istruzione e formazione, in sviluppo locale, settori ora più che mai di rilevanza nevralgica per la nostra città.
A veder bene ce ne sono molte di cose da fare, c’è da salvare quel progetto chiamato “Polo del Cinema”, siamo orfani di un Teatro come il Verdi da troppo tempo, assenza che ha indebolito anche l’indotto di una delle vie storiche della nostra città, c’è da salvare e progettare una nuova e più efficiente Università possibilmente con una sua nuova autonomia, c’è da creare un circuito culturale e turistico di valore e mettere a sistema finalmente i tesori del nostro territorio, e non ultimo c’è da investire nella prevenzione e nella salute, in un territorio dove la tutela della salute deve cominciare ad andare di pari passo con la necessità dello sviluppo economico.
Vorremo poter discutere di questo ed ascoltare progetti reali, più che parlare di nomi e forse siamo ancora in tempo”.