Terni, furto all’iStore Apple: arrestati due ladri della banda, il video del colpo

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I ladri erano entrati in azione la notte del 25 settembre: avevano sfondato la vetrina dell’iStore Apple di Terni e si erano portati via computer, iPad e iPhone per un valore di oltre 25 mila euro. La polizia aveva subito avviato le indagini e in poco più di 24 ore ha individuato i responsabili.

Il colpo era stato messo a segno intorno alle ore 4: quattro individui, travisati con berretti e cappucci, hanno divelto i tombini di ghisa dal manto stradale, li hanno scagliati contro le vetrine mandandoli in frantumi, sono entrati dal foro così creato, hanno arraffato quanto più potevano e, mentre scattava l’allarme, sono fuggiti con due auto.

Pochi minuti dopo era arrivato il vigilantes e, constata la situazione, aveva chiamato la polizia. I primi accertamenti della squadra volante hanno permesso di rintracciare un testimone oculare: un uomo che non solo ha raccontato agli agenti di aver le due auto fuggire, ma di aver annotato anche un numero di targa.

squadra mobile conferenzaLa squadra mobile è intervenuta immediatamente sul posto, avviando accurati approfondimenti che hanno permesso di tracciare un quadro investigativo e incrociando gli elementi raccolti con le immagini del sistema di videosorveglianza, si è potuto arrivare a fare una scrematura dei possibili responsabili. Grazie anche ai controlli effettuati la sera stessa dalla squadra volante e dal reparto prevenzione crimine Umbria-Marche, in breve tempo, in mano agli investigatori c’erano elementi chiave per risalire ad entrambe le auto.

Anche se le auto erano intestate ad altre persone e non ai responsabili del colpo, le successive articolate indagini tecniche hanno portato gli investigatori sulla pista giusta. Domenica notte la squadra mobile si è recata ad Arezzo ed ha arrestato due membri della banda: C. I. di 32 anni e R. V. di 36 anni, cittadini rumeni, senza fissa dimora in Italia, disoccupati e con precedenti specifici. Sorpresi nel sonno, i due non hanno opposto resistenza; sono stati accompagnati al carcere di Arezzo dove rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Durante la perquisizione nella loro abitazione, è stata ritrovata parte della refurtiva. Le indagini proseguono per assicurare alla giustizia gli altri due componenti della banda, che sono stati comunque identificati, ma che attualmente risultano irreperibili: nei loro confronti è stato richiesto un ordine di custodia cautelare in carcere.

Spiega la questura di Terni che “il brillante risultato ottenuto con questa ultima operazione è frutto dell’interazione costante tra l’attività di prevenzione, svolta dalla squadra volante e l’attività investigativa e repressiva, attuata dalla squadra mobile, un sistema integrato di controllo del territorio, disposto dal questore Carmine Belfiore, supportato in molte occasione sia dal prezioso contributo dei cittadini che concorrono con segnalazioni utili al cosiddetto ‘controllo di vicinato’, che dai sistemi di videosorveglianza con telecamere remotizzate in sala operativa, nell’ambito del patto per Terni Città Sicura, siglato in Prefettura alla presenza del Sottosegretario, On. Gianpiero Bocci”.

Aggiornamento 01/10 ore 12: Nella notte gli agenti della squadra mobile ternana, guidati dal sostituto commissario Marcello Colaiuda, hanno rintracciato ed arrestato gli altri due membri della banda: erano in un casolare abbandonato della campagna aretina.

Anche questi altri due di nazionalità rumena, con numerosi precedenti penali per furto, uno di 25 anni e l’altro di 32., sono stati individuati ed arrestati in una rapida quanto articolata indagine della Polizia di Stato, che nel giro di qualche giorno ha assicurato alla giustizia tutti e quattro i membri del sodalizio criminale che solo sabato all’alba avevano rapinato il negozio IStore di Terni.

Gli investigatori della Squadra Mobile hanno anche rinvenuto un elenco dettagliato della refurtiva, tutta di marca Apple, attualmente al vaglio. Le ulteriori indagini mirano a verificare se i quattro si siano anche resi responsabili di altri furti in negozi Apple, dislocati sul Territorio Nazionale, perpetrati con lo stesso modus operandi.

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