Si sta diffondendo anche a Terni l’infezione detta Lingua blu: recentemente, secondo l’Asl Umbria 2, sono stati registrati 59 focolai, tutti riguardanti ovini. Per questo motivo il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha emesso un’ordinanza.
L’infezione della Lingua blu è una malattia infettiva virale non contagiosa dei ruminanti, e in particolare degli ovini (nei quali si manifesta in forme più gravi), che viene trasmessa da insetti appartenenti al genere Culicoides. La Ausl 1 dell’Umbria, già nelle scorse settimane aveva spiegato che si tratta di una malattia “non trasmissibile all’uomo né attraverso gli animali né attraverso gli insetti né tramite consumo delle produzioni di carne, latte e derivati (cioè, tecnicamente, non è una zoonosi)”.
Per contrastare la diffusione a Terni, l’ordinanza del sindaco prevede che entro i limiti del Comune sarà svolto un censimento per l’identificazione di tutte le aziende che detengono animali appartenenti a specie sensibili (ovinicaprini e bovini), oltre a visite periodiche alle aziende che ricadono in un raggio di quattro chilometri dal focolaio. E’ inoltre vietato, tra le altre cose, lo spostamento e la circolazione degli stessi animali verso “aree indenni del Paese o del resto del territorio comunitario”, con deroghe nel caso di animali destinati alla macellazione o di animali da vita di età superiore ai 90 giorni.
A breve, non appena i vaccini saranno a disposizione, l’azienda avvierà la campagna di vaccinazione per contenere l’infezione. Il morbo non comporta rischi per l’uomo, nemmeno nel caso di consumo di carne o latte di animali contagiati.