Terni, Italia Nostra: ”Valori abnormi di Nichel e Cromo a terra, interdire coltivazioni”

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ast terni acciaierie“Gli abnormi valori di nichel e cromo a terra, registrati in alcune zone del ternano grazie alle deposizioni certificate dall’ARPA e diffuse a fine dicembre 2013, vanno valutati molto attentamente dalle Autorità locali. Nichel e cromo rappresentano tipici marker dell’inquinamento da produzione siderurgica”. Italia Nostra, insieme a WWF, dopo aver diffuso preoccupanti dati un mese fa, torna a chiedere interventi  a tutela della salute dei cittadini.

Andrea Liberati e Giuseppe Rinaldi, rappresentanti delle due associazioni, ricordano: “Abbiamo segnalato come, in particolare su Prisciano, nel corso dell’anno 2013 siano state rilevate concentrazioni di nichel mediamente circa dieci volte superiori a quelle previste dalla legge tedesca, riferimento internazionale rilevante anche per le ARPA italiane, con picchi mensili anche di 23 volte eccedenti la soglia della normativa benchmark.

Ora Liberati e Rinaldi rappresentanti, si rivolgono al sindaco di Terni chiedendo che, nelle zone più contaminate, siano vietate le coltivazioni alimentari: “E’ trascorso un mese, ma la nostra denuncia non pare aver sortito effetto alcuno. Il sindaco, nella sua qualità ufficiale sanitario, sta riflettendo su come mettere in sicurezza i cittadini? Un primo strumento, dopo l’immediata perimetrazione dell’area di potenziale pericolo da parte di ARPA, potrebbe essere l’emanazione di un’ordinanza con cui interdire la coltivazione alimentare presso tutti i terreni, gli orti circostanti le Acciaierie, a iniziare da Prisciano. Non solo. Occorrerebbe provvedere del pari anche sui lotti prossimi alla discarica di Valle, la cui necessaria bonifica, dopo ben 15 anni, incomprensibilmente non riesce a partire”.

“Al riguardo – proseguono Italia Nostra e WWF – è bene che le Acciaierie di Terni, all’interno del proprio sito produttivo, individuino con urgenza nuovi spazi per lo smaltimento dei rifiuti di lavorazione (c.a 500.000 t/anno), vista la plateale nocività e costipazione dell’area attualmente utilizzata. Una nuova area, invece, da realizzare senza indugi e nel più rigoroso rispetto delle normative vigenti, prevedendo doverosamente il recupero industriale delle scorie, trasformandole in fattori in grado di conseguire importanti economie per l’azienda, ma anche utili benefici per l’ambiente e il paesaggio, coniugando in un meccanismo fortemente virtuoso le ragioni della salute e del lavoro nella Conca ternana”.

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  • Pierbruno Russell

    non fare allarmismo uccide i ternani per cui viva chi allarma