La situazione dei lavoratori di due call center di Terni, da giorni in sciopero per via di 20 licenziamenti e del mancato pagamento dello stipendio per circa altre 100 persone, ha colpito la città. Oggi pomeriggio se ne è occupato anche il Consiglio comunale che, attraverso la conferenza dei presidenti dei gruppi e l’ufficio di presidenza, ha ricevuto una delegazione dei dipendenti di quel call center.
Inoltre il Consiglio, alla ripresa dei lavori, ha votato all’unanimità un atto d’indirizzo nel quale – considerata la situazione – si chiede al sindaco e alla Giunta di “intervenire immediatamente, per quelle che sono le funzioni proprie, al fine di trovare una risoluzione della controversia in atto attraverso l’attivazione di tutti i soggetti competenti e coinvolti affinché si possano chiarire gli obiettivi della proprietà, tutelare l’occupazione, ovviare al problema annoso della precarietà, informare i lavoratori in merito alla causa in atto tra l’azienda e l’Inps, trovare un giusto compromesso tra le esigenze imprenditoriali e la qualità del lavoro e della vita dei cittadini coinvolti”.
Il consigliere del Partito Democratico, Valeria Masiello, in un comunicato esprime “grande soddisfazione per l’atto deliberato stasera in merito alla vertenza Key for up-Overing. L’interrogazione che ho presentato durante la seduta di oggi firmata anche dai consiglieri Filipponi, Piccinini, Narciso e Pennoni è stata trasformata in atto di indirizzo unitario e inserita all’ordine del giorno come ho richiesto durante la conferenza dei capogruppo alla presenza della delegazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali. Un atto dovuto – conclude Masiello – da parte delle istituzioni per una situazione che da tempo necessita di chiarezza e attenzione crescente per i lavoratori del call center”.
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