Il Comune di Terni vanta dei crediti nei confronti dell’Istituto Briccialdi ma non si è mai preoccupato di riscuoterli, addirittura nemmeno di quantificarli. Nonostante questa inefficienza, i dirigenti comunali continuano a percepire lauti premi di produzione, circa 40 mila euro a testa. E’ la denuncia del Movimento 5 Stelle di Terni.
Il comunicato del Movimento 5 Stelle Terni:
“Il 16 febbraio in consiglio comunale è stata discussa la relazione svolta dalla Quarta commissione di controllo e garanzia di cui è il presidente Federico Pasculli, che ha condotto degli approfondimenti circa la trasformazione dell’Istituto musicale ‘Giulio Briccialdi’ in Istituto Superiore di Studi Musicali. La trasformazione ha comportato l’avvio di un percorso di autonomia dell’Istituto che avrebbe dovuto concludersi con la definitiva statalizzazione.
La relazione evidenzia diverse questioni, tra cui le somme relative a canoni di locazione tra settembre 2008 e l’inizio del 2009 che non sono state inspiegabilmente né quantificate né richieste: l’Istituto ha dunque beneficiato a titolo gratuito della sede per un periodo superiore al previsto. La convenzione 2009 prevedeva che il servizio energia integrato e il sistema informatico fossero gestiti dal Comune e rimborsati annualmente dal Briccialdi: a riguardo non risulta alcun rimborso in particolare relativamente al periodo 2009-2011, né è chiaro se il Briccialdi abbia effettivamente sostenuto le spese a cui era tenuto in base alle convenzioni.
Le delibere di giunta comunale n. 59 del 26.2.2009 e la n. 643 del 30.12.2008 e il protocollo d’intesa con le Organizzazioni sindacali e le convenzioni del 2009 e del 2012, stabiliscono il rimborso da parte dell’Istituto Briccialdi del costo del personale comandato presso l’Istituto stesso.
L’Istituto avrebbe dovuto rimborsare le spese sostenute per il personale docente relative al periodo tra il 1° gennaio 2009 e l’approvazione del bilancio di previsione 2009 (periodo di transizione tra il protocollo e la convenzione successiva) e del personale non docente in comando dal 1 gennaio 2009 per la durata delle due convenzioni. Nell’ultima corrispondenza acquisita la somma ammonterebbe a 1.539.826,69 euro.
Durante le audizioni in commissione è stato chiesto a quanto ammonti alla data odierna il debito totale dell’Istituto nei confronti del Comune e quali siano state le azioni messe in atto finalizzate al recupero delle cifre dovute. Appare evidente che prima del dicembre 2014 non risulta che la dirigenza si sia mai adoperata per verificare il rispetto della convenzione quantificando la cifra dovuta e richiedendola all’Istituto debitore.
Il Briccialdi è solo un esempio, come lo era l’ATC: stiamo parlando di responsabilità e di chi dovrebbe tutelare l’interesse comune. In sintesi la situazione è la seguente:
– Affitti non solo non riscossi ma neanche quantificati
– rimborsi per servizi di cui dopo 6 anni non è dato sapere l’ammontare.
– rimborsi per personale comandato mai richiesti o per i quali non sia è mai messo in atto un piano di recupero effettivamente realizzabile.
Di chi è la responsabilità? Dei dirigenti o degli assessori? Intanto da articoli di stampa veniamo a sapere che i dirigenti del Comune ricevono premi per una media di 40 mila euro a testa in aggiunta allo stipendio. E chi stabilirà l’erogazione di questi premi? In base a quale parametro di valutazione? Osservando la gestione del percorso di autonomia del Briccialdi appare fin troppo evidente che nessun premio dovrebbe essere previsto visto che la malagestione ha portato un’eccellenza cittadina ad indebitarsi e a trovarsi in una posizione estremamente precaria.
La relazione della quarta commissione è stata votata, incassando l’atensione della maggioranza. La stessa maggioranza ha ritirato un atto di indirizzo riguardante il Briccialdi, preferendo rinviarlo in Commissione, in modo tale da troncare quanto prima la discussione su un argomento che evidentemente risulta troppo spinoso per le forze politiche che governano la città”.
Pingback: Terni, polemica su debiti del Briccialdi, M5S: ”Presa in giro”, Cecconi: ”Faremo barricate”()