Lo scenario è di gran lunga peggiore di quello prospettato nei giorni scorsi, quando si era parlato di 30 mila tonnellate di rifiuti provenienti da Roma destinati ad essere bruciati negli inceneritori di Terni. E’ ancora il Movimento 5 Stelle ad aggiornare la situazione, rendendo noto che il decreto attuativo dello Sblocca Italia prevede che nella Conca siano bruciate 140 mila tonnellate di rifiuti.
Il comunicato congiunto degli esponenti del Movimento 5 Stelle, il senatore Stefano Lucidi, il consigliere regionale Andrea Liberati e il consigliere comunale Thomas De Luca:
“140 mila tonnellate di rifiuti da bruciare: questa la quota individuata dal Governo a carico della Regione Umbria. E’ arrivata il 29 luglio in lettura alle amministrazioni regionali la bozza del decreto attuativo dell’art.35 dello Sblocca Italia. Gli inceneritori ternani sono gli unici due impianti presenti in Umbria in grado di accogliere questa folle richiesta. Entro breve termine il piano sarà operativo attraverso una lista definitiva di siti d’incenerimento che verranno dichiarati “strategici”, resi attivi anche attraverso l’intervento delle forze militari qualora i territori intendano opporsi a tali scelte.
Una città al collasso, in emergenza sanitaria in cui piuttosto che essere attivate procedure di screening straordinarie e presidi sanitari in grado di prevenire l’insorgenza di patologie legate all’inquinamento, pienamente evidenziate dallo studio Sentieri, vengono accesi a pieno ritmo due mostri che emetteranno polveri e veleni soffocando per sempre la nostra città.
I nostri politici locali hanno nel corso di questi anni preparato la strada a questo momento occultando e colpevolmente tacendo del biocidio ternano, della devastazione della nostra terra e di tutto il disastro ambientale della conca ternana.
Di fronte a questa apocalittica realtà la risposta arrivata ieri dal Partito Democratico è stata quella di bocciare la commissione speciale sulla situazione ambientale proposta dal M5S. L’unico strumento in grado di sviluppare una relazione in cui esprimere una posizione unitaria di tutta la città da portare sui tavoli della Regione e del Governo. La condotta negazionista del Sindaco Di Girolamo si ripresenta per l’ennesima volta di fronte ad uno dei momenti più delicati della storia della nostra città.
Intanto il Sen. Lucidi ha inviato in data odierna una formale richiesta di rinvio per far slittare la conferenza dei servizi prevista per il 18 agosto in merito all’inceneritore ACEA, Aria SpA, le cui 30mila tonnellate in più oggi sembrano drammaticamente irrisorie”.
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