Sull’escalation che sta portando Terni a riavere in piena attività due inceneritori che bruciano rifiuti urbani, interviene il Comitato No Inceneritori Terni che bolla le normative sul Css (combustibile solido secondario) come una scusa, – “il combustibile saranno rifiuti al 100%” – e promette battaglia anche ad agosto.
Il comunicato del Comitato No Inceneritori Terni:
“Apprendiamo in queste ore che il decreto sblocca Italia è stato di fatto approvato e verrà attuato a brevissimo, per l’Umbria saranno previste 140 mila tonnellate di rifiuti destinate alla combustione. Ovviamente gli impianti ai quali saranno destinate sono i due presenti nel ternano, che a pieno regime sono in grado di utilizzare 150 mila tonnellate. Il governo ha calcolato tutto, archiviando anche il CSS, che è stato solo una scusa, il combustibile saranno rifiuti al 100%. Gli impianti: ACEA e Ternibiomassa, saranno in grado di utilizzare tale materia prima a fronte di una modifica dell’autorizzazione, che ormai risulta solo una formalità.
Il governo ha fatto la sua mossa durante l’estate, sperando che questa decisione passasse in sordina, senza attirare troppo l’attenzione, purtroppo per loro il comitato continua a stare sul pezzo, la lotta per i ternani non va mai in vacanza. Per questo nel mese di agosto promuoveremo una conferenza stampa e un’iniziativa per riportare al centro del dibattito della questione i cittadini. Non è assolutamente possibile giocare con la salute pubblica a colpi di decreti, bypassando totalmente la volontà della popolazione, con la complicità di un’amministrazione regionale che non ha alzato un dito di fronte a questa decisione. Aspettiamo con rassegnazione anche la posizione del sindaco, che potrebbe essere l’unico a mettere un freno a tutto questo, ma sappiamo già quale sarà la sua scelta”.