Prosegue lo scontro tra il consigliere comunale Enrico Melasecche e il segretario comunale del Pd, Andrea Delli Guanti. Tutto è partito dalla notizia degli interessi economici ternani di alcune figure di spicco di Mafia Capitale emersi da un approfondimento di Terni Oggi. Melasecche aveva commentato parlando di un “regime della Conca analogo e collegato a Mafia Capitale“. Il giorno seguente il sindaco Leopoldo Di Girolamo aveva annunciato una denuncia contro lo stesso consigliere e, poco dopo, Delli Guanti aveva rincarato la dose sostenendo che Melasecche, con quelle accuse, si stesse coprendo di ridicolo. Oggi arriva la replica del consigliere di opposizione che torna a criticare il segretario del Pd per l’utilizzo di un permesso per disabili, per parcheggiare l’auto sulle strisce gialle.
Il comunicato del consigliere comunale della lista I love Terni, Enrico Melasecche:
“Il giovin signore Delli Guanti, con pancetta prominente da imborghesimento precoce, ha meditato a lungo prima di aprir bocca contro colui che aveva avuto l’ardire di ridicolizzarlo su una vicenda che fa emergere quanto piccolo e povero borghese sia il comportamento di un dirigente di partito di sinistra che usa un permesso per invalidi proprio sotto il Municipio, poi se ne va gigioneggiando per il Corso, annoiato della vita, sale a Palazzo dove non accompagna una vecchietta in difficoltà ad una vista medica ma si compiace di partecipare ad una riunione politica per salvare il futuro della città, sempre con la sua preziosa Mercedes ferma sul quel comodissimo posto che ha sottratto ad un invalido con reali difficoltà di deambulazione.
Povera Terni, povero Partito Democratico. Di fronte a ciò cui assistiamo è il caso di dire: “Aridateci Baffone!”
Delli Guanti la sua povera, personalissima vendetta l’ha meditata a lungo ed ora quale occasione migliore di nascondersi dietro il vecchio medico di famiglia che si vanta per la decima volta di percepire l’indennità da mezzo sindaco e si compra i giornali con i soldi suoi. Invece di ragionare di cose serie Di Girolamo la butta sul libro Cuore pensando poter continuare a far finta che Terni non stia precipitando anche a causa della sua assoluta inadeguatezza amministrativa e politica.
Abbiamo esempi a iosa per certificare ci che sosteniamo da tempo. Fa risparmiare quattro baiocchi per gettare polvere negli occhi ma causa perdite per milioni ed affari altrettanto importanti ai suoi amici con gare cui non partecipano che loro….o quasi.
La battaglia politica in momenti difficili come questo per Terni e per il Paese si fa dura, per la gente è sempre più arduo districarsi fra le persone che animano questo strano palcoscenico ed è triste vedere che le giovani promesse di questo PD locale fanno le controfigure dietro ai grandi, già arrivati, perdendosi in marachelle da dilettanti.
Delli Guanti per come agisce non merita neanche il confronto.
Anche lui mi aveva minacciato di querela, senza spendere un euro bucato, tramite un consigliere provinciale, avvocato, che si era prestato alla finta minaccia. Una cosetta disgustosa adatta a lui. Si parlava dell’uso vergognoso della Passeggiata per la Festa dell’Unità, di lapidi frantumate, di statue rotte, di invasione di aiuole, di fagioli con le cotiche, di mancato pagamento della Tassa per l’Occupazione del Suolo Pubblico che salassa tutti i cittadini ma che il sindaco fa conteggiare a Delli Guanti a sconto (pur non avendo ancora pagato quella dell’anno precedente), un favoritismo anche questo da quattro soldi. Piccole storie di provincia.
Ci riprovi piuttosto il bel giovine Delli Guanti a tirar fuori dal portafoglio gonfio il permesso per invalidi come fosse una fiche per la roulette, perché questa volta, piuttosto che informare la città su cotanta nobiltà d’animo, qualcuno potrebbe insegnargli l’educazione, quella che evidentemente da piccolo non ha avuto o è stato restio ad apprendere, né la velocissima carriera all’interno del PD gli ha consentito di maturare.
Ci riprovi ed una dolorosa bacchettata potrebbe calargli sulle dita da manicure sempre molto ben curate come si addice ad un personaggio di tal lignaggio”.