Lunedì era stato denunciato – per la 19esima volta – per aver aggredito un giovane profugo per motivi razziali. Ieri sera il marocchino 23enne residente a Terni è andato a cercare vendetta: in una prima colluttazione ha avuto la peggio ed è stato ferito al collo; poi è tornato per il secondo round, questa volta armato di una grossa sega. L’intervento della polizia ha scongiurato il peggio.
Gli agenti della squadra volante avevano intensificato i controlli nella zona dove abita il 23enne, sottoposto a sorveglianza speciale, che è la stessa zona dove risiedono alcuni ragazzi richiedenti asilo provenienti dall’Africa centrale.
Ieri, alle 20:45, una pattuglia in servizio di perlustrazione in via Romagna, ha notato il giovane marocchino che andava a piedi verso via Sicilia, nella direzione opposta alla sua abitazione, dove sarebbe dovuto rientrare per le 21:00, in virtù degli obblighi della misura di prevenzione e di un altro provvedimento emesso dal questore di Terni a tutela della sicurezza pubblica.
Agli agenti il ragazzo ha raccontato di essere stato ferito poco prima al collo – che in effetti presentava un’escoriazione – da alcuni ragazzi africani: una ritorsione nei suoi confronti per aver aggredito dei loro connazionali. Gli agenti lo hanno invitato a riprendere la strada di casa, così da non violare le prescrizioni e, dopo averlo visto tornare sui suoi passi, hanno ripreso l’attività di controllo. Dopo circa mezzora, sono però ritornati in via Romagna e lo hanno visto di nuovo dirigersi verso via Sicilia fino ad incontrare tre ragazzi africani (tra cui quello che era stato ferito da lui il 15 febbraio) con i quali ha iniziato a discutere vivacemente. Uno di questi, vistosamente ubriaco, agitava una bottiglia di birra che gli è stata subito tolta di mano da un poliziotto, mentre arrivava un’altra pattuglia per sedare gli animi.
A poca distanza, in attesa dell’autobus, un cittadino straniero che stava osservando la scena, ha fatto notare agli agenti che, al loro arrivo, il cittadino marocchino aveva buttato in un secchio dell’immondizia un grosso coltello. L’arma è stata subito trovata e recuperata: si trattava in realtà di un sega lunga 30 centimetri con 13 di lama tagliente ed affilata.
Lo straniero che brandiva la bottiglia di birra, un cittadino del Gambia di 22 anni, a Terni come richiedente asilo e con precedenti per reati di droga, è stato denunciato per lesioni aggravate e porto di oggetti atti ad offendere, mentre il marocchino è stato arrestato per la violazione della sorveglianza speciale ed ha ottenuto un’altra denuncia per porto di oggetti atti ad offendere.
Questa mattina, su disposizione del questore Belfiore, l’Ufficio immigrazione ha avviato la procedura per la revoca del permesso di soggiorno del marocchino, a Terni con la famiglia da molto tempo e, nonostante i suoi soli 23 anni, con numerosissime denunce penali (19 soltanto per lesioni personali).