“La vicenda delle ‘presunte’ nomine del Cda di Asm Terni, in quanto annunciate ma non confermate, e la vicenda della delibera della Giunta comunale in cui si preannuncia la vendita di un asset strategico come quello dell’energia elettrica della stessa società controllata, rappresentano l’ennesima dimostrazione della confusione che regna dalle parti di piazza del popolo a Terni”.
È quanto afferma il segretario provinciale del Psi di Terni, Rossano Pastura, in merito alla vicenda che riguarda la nomina del nuovo Cda di Asm e quella relativa alla dismissione di Umbria Energy mediante la possibile vendita delle quote azionarie che il Comune di Terni detiene attraverso la stessa Asm.
“Riscontriamo con rammarico – continuano i socialisti ternani – che ancora una volta all’interno dell’amministrazione comunale di Terni e della maggioranza che la sostiene, le posizioni sono assolutamente divergenti e quanto fatto dal sindaco e dalla Giunta viene costantemente messo in discussione dal capogruppo del Pd e da alcuni consiglieri della maggioranza. Queste differenti posizioni che emergono costantemente sono il segno della mancanza di collaborazione e di comunicazione fra l’organo esecutivo e i membri del Consiglio comunale, che tanti problemi ha causato alla città di Terni. Sulla vicenda riguardante Asm, ci preme in primo luogo ringraziare i membri del Cda in scadenza e il presidente Carlo Ottone per il buon lavoro svolto”.
“Per il futuro – proseguono ancora i socialisti di Terni – visto il percorso fin qui intrapreso ci aspettiamo che il sindaco, che ha la prerogativa della nomina, e l’amministrazione comunale attuino un percorso trasparente e lineare, che porti alla nomina del nuovo Cda privilegiando figure di alto profilo manageriale in grado di perseguire una gestione efficace ed efficiente, evitando le vecchie logiche di spartizione politica o correntizia all’interno del Pd”.
“L’annuncio delle nomine – afferma Pastura –, subito impallinate dal capogruppo Cavicchioli e da altri membri della maggioranza, e il conseguente rinvio a metà ottobre, non ci fa sperare in una soluzione positiva della questione che Terni e i suoi cittadini auspicano e meritano”.
“Molto più complessa appare poi la questione della vendita delle quote che il Comune di Terni detiene, attraverso la stessa Asm, della società Umbria Energy. “Un tema importante e delicato – affermano i socialisti ternani – che andrebbe affrontato in modo molto più attento, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, a cominciare dal nuovo Cda di Asm chiamato ad elaborare il prossimo piano industriale della società. Accogliamo quindi con favore l’esito della discussione avvenuta in Consiglio comunale, che ha per il momento stoppato la vendita proposta dalla giunta comunale”.
“Al di là degli obblighi che la legge Madia impone – ha concluso Pastura – ricordati dall’assessore alle partecipate Vittorio Piacenti D’Ubaldi, la vendita di Umbria Energy rappresenterebbe l’ennesima dismissione, dopo la Farmacia Terni, di un bene prezioso per la città di Terni. Andrebbe, poi, inoltre, tenuto conto del destino delle oltre 30 persone dipendenti di Umbria Energy”.