Soluzione vicina, un paio di settimane la massimo, per la puzza nauseabonda che da settimane si avverte in varie zone di Terni. A garatirlo è la Sii, secondo la quale “il problema sta andando verso la soluzione definitiva e che si sta uscendo dall’emergenza con il loro trasporto in vari siti in Italia idonei allo smaltimento”.
Problema che era sorto all’improvviso lo scorso marzo quando i fanghi derivanti dalle attività del depuratore di Via Vanzetti (Maratta), per motivi sostanzialmente burocratici, non erano potuti essere conferiti in discarica. Risultato: migliaia di tonnellate di materiale fogniario lasciato all’aria aperta con conseguenze olezzo che negli ultimi giorni, nelle immediate vicinanze del depuratore, si è fatto praticamente insopportabile.
L’annuncio odierno della Sii era quindi particolarmente atteso da molti cittadini che ora attendono che alle parole seguano i fatti. Nel frattempo la stessa Sii fa sapere di aver formalizzato la situazione anche al Comune di Terni con una lettera nella quale il direttore generale, Paolo Rueca, spiega gli interventi posti in essere dal Servizio Idrico che “porteranno alla rimozione e smaltimento dei fanghi in circa 15 giorni lavorativi, stante la disponibilità attuale dei siti di conferimento. Sotto questo profilo la Sii continua a cercare anche ulteriori punti di smaltimento per accorciare ulteriormente i tempi. Consapevole del problema e impegnata per cercare di risolverlo celermente, la Sii ha anche potenziato, nel frattempo, gli odorizzanti che servono a ridurre gli odori stessi provocati dalla movimentazione dei fanghi”.
Aggiunge Sii in una nota: “E’ molto importante sottolineare che la questione è stata gestita in stretto rapporto e continuo aggiornamento con Arpa, Asl, Comune, Regione, Auri e prefettura di Terni, dove è stata anche svolta, giorni fa, su specifica richiesta della Sii, una riunione con tutti i soggetti interessati. Il Servizio Idrico sottolinea inoltre che il problema dei letti di essiccazione non si ripeterà nuovamente. Tale problematica era infatti emersa in tempi rapidi dopo l’emanazione da parte dell’Ispra di nuovi parametri per lo smaltimento di queste tipologie di rifiuto”.
Prosegue Sii: “E’ importante ricordare che i parametri erano stati formulati in assenza di un decreto del ministero dell’ambiente che ora invece sta lavorando all’emanazione di una circolare chiarificatrice. Questa situazione aveva comportato rallentamenti nel conferimento in discarica e la necessità, da un lato, di individuare modalità operative adeguate ai nuovi indirizzi e, dall’altro, di trovare soluzioni alternative”.
Conclude Sii: “Sono inoltre ormai terminati i lavori di revamping del biodigestore di Maratta. I fanghi della depurazione verranno trattati in questo impianto generando un’importante riduzione delle quantità da conferire in discarica, e quindi dei costi, e una ricaduta positiva anche dal punto di vista ambientale”.