Il circolo Sinistra Ecologia e Libertà di Terni aderisce al presidio della Rete Antifascista Ternana (Rat) contro la manifestazione organizzata da CasaPound in programma per il prossimo 15 febbraio. Sel, in un comunicato in cui sostiene che la Giornata del ricordo venga strumentalizzata, scrive anche: “Ricordiamo come l’anno scorso, alla manifestazione analoga a quella che ora vogliono replicare, fossero nel pomeriggio in prima fila qui a Terni gli stessi militanti di Casapound che nella mattinata avevano interrotto con la violenza una manifestazione elettorale a Civita Castellana”.
Il comunicato di Sel Terni:
Il Circolo SEL di Terni aderisce convintamente alla mobilitazione chiamata dall’ANPI contro l’annunciata manifestazione neofascista del 15 febbraio promossa da Casapound.
Dobbiamo purtroppo denunciare l’ennesima strumentalizzazione della Giornata del Ricordo ad opera dell’estrema destra: la Giornata del Ricordo, istituita per dare il giusto e doveroso riconoscimento ed una memoria collettiva al dramma vissuto da migliaia di connazionali al termine della II Guerra Mondiale ed agli ingiustificabili eccidi commessi per mano jugoslava, inseriti nel quadro più ampio delle vicende storiche e delle violenze avvenute sui confini orientali in oltre vent’anni, si è invece rapidamente trasformata troppo spesso in una pseudo memoria di parte, sfruttata a fini di propaganda autoassolutoria da diversi settori della destra, mediante ricostruzioni storiche inesatte e parziali, se non del tutto false, cifre inverosimilmente gonfiate, e il ricorso alla peggiore retorica nazionalista e antislava, che cercano di riciclarsi come vittime, omettendo invece le gravissime responsabilità e i crimini commessi dal Fascismo in quelle terre, prima e durante la guerra, presupposto indispensabile per comprendere nella loro interezza i drammi di quegli anni. La Giornata del Ricordo, anziché essere utilizzata per comprendere le motivazioni e le tragedie arrecate dai nazionalismi in quelle terre, perché siano di monito affinché ciò non abbia più ad accadere, viene stravolta e infangata da gruppi quali Casapound, che la utilizzano per propalare proprio quel nazionalismo e quelle idee dl Fascismo, di cui sono eredi diretti, che con i suoi crimini fu una, se non la principale, delle cause delle Foibe.
La manifestazione neofascista programmata a Terni per sabato è dunque una provocazione inaccettabile, promossa da un movimento che ripudia apertamente i fondamentali principi democratici, e non disdegna e anzi rivendica, le cronache quotidiane da tutta Italia confermano, una pratica politica fondata sulla violenza squadrista e l’intimidazione. Ricordiamo come l’anno scorso, alla manifestazione analoga a quella che ora vogliono replicare, fossero nel pomeriggio in prima fila qui a Terni gli stessi militanti di Casapound che nella mattinata avevano interrotto con la violenza una manifestazione elettorale a Civita Castellana. Dopo quell’episodio, bene fece il Consiglio Comunale a votare a larghissima maggioranza una delibera di condanna contro tale tipo di movimenti e associazioni, impedendo loro, per il futuro, di accedere a Terni a qualsiasi tipo di sede o struttura istituzionale.
L’antifascismo non è un inutile orpello ideologico, come vorrebbe qualcuno. E’ invece più che mai attuale, una fondamentale scriminante democratica, di fronte al fiorire di movimenti e organizzazioni che apertamente promuovono idee e pratiche contrarie ai valori di libertà, uguaglianza, tolleranza e pace.
Sinistra Ecologia e Libertà, anche mediante i propri rappresentanti istituzionali, aderisce quindi all’appello promosso dall’ANPI e dall’ANPPIA di Terni, rivolto al Comune, alla Prefettura e alla Questura, affinché non venga concessa l’autorizzazione per l’aperta provocazione di una parata neofascista, indetta peraltro nel mezzo dei festeggiamenti per San Valentino, e invita quindi a partecipare numerosamente al presidio indetto dall’ANPI per le 17.30 a Piazza della Repubblica, con la partecipazione della Rete Antifascista Ternana e di altri partiti, sindacati e movimenti cittadini, per riaffermare con forza i valori democratici profondi della città”.