Terni, senzatetto rumeni occupano stabile del Comune: espulsi. Nigeriano allontanato

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polizia-notteA Terni prosegue il contrasto dell’immigrazione irregolare da parte della polizia (messa in atto con vigore la scorsa settimana, dopo l’assurdo omicidio di David Raggi). Ieri notte sono state controllate 104 persone e 47 auto in 10 posti di controllo. Gli agenti si sono poi concentrati soprattutto nelle zone cittadine notoriamente divenute rifugio di senzatetto e sbandati.

Sei pattuglie della polizia hanno passato al setaccio le aree dell’ex-Camuzzi, dell’ex-Lanificio di via Gruber e di Porta Sant’Angelo, vicino al Parco Ciaurro. In quest’ultima zona, in uno stabile di proprietà del Comune, sono stati trovati quattro rumeni (tre uomini e una donna, di età compresa tra i 34 e i 22 anni), che, dopo aver rotto la catena messa dagli operai del Comune, lo avevano occupato: avevano adibito i locali a dormitorio, con materassi poggiati sul pavimento, e si erano chiusi dall’interno con un lucchetto. Tutti e 4 sono stati portati in questura dove sono stati denunciati per danneggiamento aggravato ed invasione di terreni ed edifici in concorso. Poi sono stati espulsi dall’Italia per motivi di ordine e sicurezza pubblica, tenuto conto anche dei loro precedenti penali per reati analoghi e contro il patrimonio.

Sempre ieri, nei pressi della stazione ferroviaria, è stato controllato un cittadino nigeriano di 37 anni, residente a Marsciano, con precedenti penali per spaccio di droga e furto, in attesa di rinnovo del permesso di soggiorno dalla questura di Perugia. L’uomo ha detto agli agenti della volante di essere in attesa del treno per Perugia, ma non appena i poliziotti si sono allontanati, il 37enne, invece di salire sul treno come dichiarato, si è diretto verso il centro di Terni. E’ stato fermato dopo pochi metri e portato in questura, dove gli è stato notificato il foglio di via obbligatorio con divieto di fare ritorno in città per tre anni. Inoltre è stata riscontrata una discordanza dei dati personali sulla carta di identità, che è stata per questo sequestrata ed inviata al Comune di Marsciano per ulteriori accertamenti.

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