E’ un coro formato da partiti dell’opposizione, liste civiche, associazioni: tutti chiedono al Comune di Terni di non procedere ad un nuovo bando milionario per la gestione dei servizi museali. L’appalto per la gestione del Caos, di Carsulae e dell’anfiteatro romano, oggi in mano ad un Ati formata da Civita, Indisciplinarte, Sistema museo, Silvana editoriale, Actl e Alis, scadrà infatti il prossimo 30 aprile. E la Giunta comunale proprio in questi giorni ha predisposto il nuovo bando anche se non avrebbe ancora deciso se procedere immediatamente alla pubblicazione o attendere fino alla fine delle elezioni. Oggi anche l’associazione TernIdeale chiede a palazzo Spada di rinviare ogni decisione a beneficio di una approfondita valutazione.
In un comunicato il presidente di TernIdeale, Giuseppe Belli, scrive: “Se l’Amministrazione comunale lanciando il bando precedente voleva raggiungere degli obiettivi: migliore efficienza gestionale, migliore efficienza economica, maggiore attrattività turistica, maggiore coinvolgimento dei cittadini alle attività culturali e una migliore e più qualificata proposta culturale, c’è da chiedersi se tali obiettivi siano stati realmente conseguiti o meno. Poiché nessun dato ufficiale e certificato al riguardo è a oggi disponibile, l’esperienza di fruitori delle iniziative culturali ci porta a dire che nessuno di questi obiettivi è stato raggiunto”.
Dopo la bordata, prosegue il ragionamento di Belli: “A questo punto le questioni sono due: o era sbagliato il bando perché contenente condizioni e aspettative inattuabili e di conseguenza un nuovo bando dovrebbe essere preceduto da un profondo processo di analisi possibilmente condiviso con tutte le associazioni cittadine; oppure l’assegnatario non è stato in grado di onorare il contratto e per tale ragione dovrebbero essere assunti i necessari provvedimenti”.
Alla luce di questo ragionamento, TernIdeale conclude con la propria richiesta: “Riteniamo opportuno che l’Amministrazione comunale rinvii ogni decisione riesaminando tutta la problematica e individuando delle soluzioni migliori per la città, anche alla luce del fatto che ogni iniziativa assunta in mancanza di un bilancio di previsione e di un bilancio pluriennale delle risorse economiche potrebbe esporre l’amministrazione comunale a difficoltà gestionali di non poco conto”.