Terni, si è insediato il nuovo questore Belfiore: ”Darò contributo per maggiore sicurezza”

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questura Belfiore e dirigentiDa questa mattina Terni ha ufficialmente un nuovo questore: si è infatti insediato Carmine Belfiore che ha preso il posto di Luigi Vita trasferito a Roma. ”Sono pronto a tuffarmi nel lavoro e a dare il mio contributo per migliorare, se ce ne è bisogno, il sistema sicurezza di questa città”, sono state le prime parole del neoquestore.

Dopo una breve cerimonia di insediamento, nel corso di un incontro con i giornalisti, ha affermato: “Conoscevo l’Umbria ma non Terni e mi sembra bellissima. Ho trovato tanta gente serena e sono certo che verrò coadiuvato da colleghi in gamba che conoscono questa realtà. Farò tesoro delle loro informazioni, ma è ovvio che sarò aperto anche alle istanze delle collettività, che sicuramente verranno valutate”.

Il nuovo capo della polizia a Terni ha poi dichiarato: “Se ci sarà bisogno di correttivi per migliorare il sistema sicurezza” verranno introdotti, aggiungendo ad esempio di aver letto sulle cronache locali che nel territorio ternano “è particolarmente sentito il problema dei furti. Faremo il possibile per aumentare la presenza sul territorio”.

In merito alla vicenda degli scontri tra operai dell’Ast e forze dell’ordine del 5 giugno scorso durante una manifestazione in difesa dell’acciaieria, nel corso dei quali era stato ferito anche il sindaco, Leopoldo Di Girolamo, il nuovo questore ha spiegato di essere venuto a conoscenza della vicenda dalle cronache nazionali: “E’ un episodio spiacevole di cui non conosco i particolari visto che non ho ancora preso visione di nulla ma ho letto che sarà chiarito a breve”.

Belfiore, nato a Rossano Calabro (Cosenza) 52 anni fa, sposato con due figli e laureato in Giurisprudenza, ha iniziato la carriera nella questura di Trieste, poi ha prestato in servizio in quella di Genova quindi ha ricoperto ruoli di primo piano nell’ambito della lotta al terrorismo. Assegnato alla Digos della questura di Roma, dove è rimasto per oltre dieci anni, ha diretto le sezioni “informativa di sinistra” e “terrorismo di sinistra”, ricoprendo anche l’incarico di vicedirigente e in seguito ha assunto la direzione della divisione operativa presso la direzione centrale della polizia di prevenzione (U.C.I.G.O.S.), coordinando importanti indagini sul terrorismo. Distaccato per sei anni presso la presidenza del Consiglio dei ministri (ex Sisde), è poi rientrato nella polizia di Stato dirigendo il commissariato di Tivoli e, nella Capitale, i commissariati di San Lorenzo e Viminale.

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