“Stiamo facendo una raccolta fondi per i donatori di sangue. Nei prossimi giorni passeremo a casa sua per raccogliere l’offerta e in cambio le rilasceremo un tesserino”. E’ questo il contenuto delle telefonate che in questi giorni stanno ricevendo molte famiglie ternane da persone che, spacciandosi per volontari impegnati nell’ambito della donazione del sangue, chiedono soldi per sostenere la propria associazione.
L’Avis di Terni non c’entra nulla con questa attività e prende le distanze da chi cerca di spillare soldi alle persone utilizzando il buon nome dell’associazione. E conferma di non aver mai avviato la raccolta fondi presso i cittadini, tantomeno a domicilio. “Diffidiamo chiunque a presentarsi a nome dell’Avis – dice il presidente Alberto Belli – noi non abbiamo mai avviato la raccolta fondi presso i cittadini, tantomeno a domicilio”. L’Avis di Terni presenterà a breve una denuncia alle forze di polizia contro i comportamenti illeciti di persone che sfruttano l’attività volontaria e meritoria di una delle più antiche associazioni di volontariato della città per racimolare denaro in modo illecito.