Prima ha cercato di rubare merce in un negozio, poi, fermato da un addetto alla sicurezza e pur sapendo che stava per arrivare la polizia, ha rubato pure il telefono allo stesso vigilante. L’incredibile episodio è accaduto ieri pomeriggio in un grande magazzino di Terni. Autore del doppio furto un sedicente algerino di 31 anni senza fissa dimora in Italia.
Il protagonista della vicenda aveva tolto le placche antitaccheggio, bruciandole con l’accendino, poi aveva indossato scarpe, tuta e felpe a strati, cercando di guadagnare l’uscita del negozio. Ma non sapeva che nei capi di abbigliamento, oltre alle placche, viene inserito un altro dispositivo meno visibile che fa comunque scattare l’allarme se non viene disinserito alla cassa, cosa che infatti è successa. Così un addetto alla sorveglianza ha bloccato l’uomo e lo ha tenuto in ufficio in attesa della polizia di Stato. Ed è qui che è avvenuto l’assurdo: l’uomo ha visto il cellulare del vigilante poggiato da qualche parte e, approfittando di un momento di distrazione, lo ha rubato.
Poco dopo sono arrivati gli agenti che hanno portato l’uomo in questura per la procedura dell’identificazione e, da un controllo più approfondito, è saltato fuori anche il cellulare che l’addetto alla sicurezza del negozio ha riconosciuto come il proprio.
Dai controlli è emerso che il ladro è un pluripregiudicato per furto e per reati di droga, già condannato, con vari alias, tunisino irregolare in Italia da oltre 12 anni, più volte accompagnato nei centri di identificazione ed espulsione, dai quali è sempre uscito per la prescrizione dei termini di detenzione, senza mai la possibilità di farlo uscire dal Paese per l’impossibilità di attribuirgli una nazionalità, dato che è sprovvisto di documenti di identità. Ieri è stato nuovamente arrestato per furto aggravato e verrà giudicato con rito direttissimo.
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