Il caso mense scolastiche, che tante polemiche ha sollevato (compreso un “fuorionda” tra le prime due cariche di Palazzo Spada), ha lasciato degli strascichi molto pesanti, da una parte e dall’altra. Soprattutto, fa discutere la stampella di Forza Italia lanciata al sindaco: è proprio grazie ai consiglieri forzisti se è passato quanto gradito dall’amministrazione e non c’è stata una sorta di sfiducia nei confronti di Di Girolamo. Ma anche all’interno della stessa maggioranza si farebbe largo il malumore nei confronti di un assessore e con esso l’ipotesi del rimpasto.
DUE “SALVATAGGI” Il primo “salvataggio” del sindaco, i consiglieri comunali di Forza Italia lo hanno compiuto astenendosi sull’atto presentato dal Movimento 5 Stelle (che conteneva le richieste dei genitori): se uno solo dei 3 avesse votato a favore, sarebbe passato l’atto dei pentastellati.
Ancora più netto il secondo salvagente lanciato dagli azzurri al primo cittadino e alla Giunta: Forza Italia ha infatti votato favorevolmente l’atto del consigliere Pd Michele Pennoni. Ed i voti forzisti sono risultati fondamentali per l’approvazione visto che era mancato il voto favorevole di 4 consiglieri di maggioranza.
“I SOLITI NOTI” Il consigliere comunale Paolo Crescimbeni (candidato sindaco del centrodestra alle ultime elezioni ma poi confluito nel gruppo misto) è molto critico: “Se non ci fossimo divisi sul voto relativo alle mense (fatte in casa e non affidate a grossisti cioè ai soliti noti), avremmo: tutelato la salute dei nostri bambini; soddisfatto le giuste richieste delle famiglie; sfiduciato di fatto il sindaco e la sua giunta neppure presente in aula. E invece no! Quando stiamo per arrivare a gol c’è sempre qualche diavoletto che si mette di traverso e tutto salta in aria. Ragioni dichiarate? Incomprensibili! La verità è che la razza padrona, la casta, i soliti noti che controllano e governano tutto e tutti, ancora una volta l’hanno spuntata. E qualcuno, invece di chiedere scusa, prova anche a fare la voce grossa”.
VOCI DI RIMPASTO Da qualche giorno si rincorrono voci di rimpasto di Giunta. In particolare, secondo alcuni articoli di stampa, a deciderlo sarebbero stati il sindaco Leopoldo Di Girolamo, in accordo con il senatore Gianluca Rossi, il vicepresidente dell’Umbria Fabio Paparelli e il capogruppo Pd comunale Andrea Cavicchioli. Proprio quest’ultimo entrerebbe in Giunta e assumerebbe la carica di vicesindaco. A farne le spese sarebbe l’assessore alla Scuola Carla Riccardi che pagherebbe sia la vicenda delle mense che la mal digerita riforma del sistema scolastico.