L’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni ha avviato un progetto sperimentale di telemonitoraggio domiciliare con assistenza in remoto per pazienti diabetici complessi, al fine di aumentare l’efficacia clinica e l’efficienza gestionale nella cura di una malattia cronica che comporta gravi conseguenze sul piano sanitario e sociale e che, per la sua crescita accelerata, si configura ormai come una vera pandemia silente in tutto il mondo occidentale. Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, è stato stilato un primo bilancio della sperimentazione.
DIABETE Si calcola che solo in Italia i pazienti diabetici siano oltre 3 milioni e si stima che già nel 2020 supereranno i 4 milioni con danni enormi per la salute e la qualità della vita, a causa di complicanze ed ospedalizzazioni dovute ad eventi cardiocircolatori e danni ad organi vitali. Per contrastare la malattia diabetica è fondamentale non soltanto rafforzare la prevenzione, ma diagnosticare e curare la patologia al suo insorgere e controllarla attraverso un monitoraggio continuo del profilo glicemico, dell’alimentazione, del peso e di altri parametri quali la pressione arteriosa, spesso indicatori di co-morbilità e sintomi di complicanze.
SPERIMENTAZIONE Per questo motivo l’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni ha voluto sperimentare un sistema di monitoraggio domiciliare per pazienti complessi affetti da diabete, che prevede il coinvolgimento della diabetologia e degli infermieri ospedalieri, coadiuvati da una centrale operativa infermieristica che fa capo al servizio di assistenza in remoto Doctor Plus® della società Vree Health Italia, attiva 12 ore su 24, tutta la settimana con esclusione dei giorni festivi. L’obiettivo del telemonitoraggio domiciliare è duplice: da un lato garantire una migliore qualità di vita e dall’altro migliorare il controllo metabolico e ridurre le complicanze. Il fine ultimo è gestire in modo più efficace e con maggior rispetto pazienti cronici complessi e fragili, in particolare pazienti con diabete tipo 1 e con microinfusori, donne in gravidanza con diabete gestazionale, pazienti oncologici in trattamento con steroidei e pazienti che accedono al pronto soccorso perché non compensati.
70 PAZIENTI La gestione operativa del progetto, che rappresenta la prima esperienza in Italia su pazienti complessi, è affidata al dottor Giuseppe Fatati coadiuvato da due diabetologi. Il progetto è iniziato in via sperimentale lo scorso agosto coinvolgendo ad oggi oltre 70 pazienti (oltre 7 mila i pazienti diabetici seguiti dalla struttura complessa di Diabetologia di Terni che è punto di riferimento anche per l’alto Lazio). Ogni paziente arruolato nel sistema è stato dotato di una bilancia, di un glucometro e di uno sfigmomanometro per la trasmissione online dei dati (peso, glicemia e pressione) ad una piattaforma centralizzata: gli infermieri della centrale di ascolto Doctor Plus monitorano costantemente i quadri clinici dei pazienti e segnalano ai medici valori anomali rispetto a quelli riportati nel protocollo di servizio e forniscono supporto ed assistenza continua ai pazienti e ai loro famigliari da remoto direttamente al loro domicilio. Le misurazioni fuori soglia sono registrate e dopo una verifica diretta con il paziente, per eliminare i falsi allarmi, vengono segnalate al team diabetologico dell’ospedale, per una valutazione ed una risposta adeguata al nuovo quadro clinico.
FATATI Giuseppe Fatati, direttore della struttura di Diabetologia del’ospedale di Terni, ha commentato: “Seppur ancora su numeri limitati l’esperienza ha dimostrato che è possibile ridurre la degenza ospedaliera e la complessità dei controlli in pazienti che presentano una variabilità glicemica rilevante, come nel caso delle gestanti, dove i controlli sono più importanti e devono essere fatti con continuità per tutto il periodo della gravidanza. La possibilità di effettuare controlli a domicilio verificati dal nostro centro con continuità giornaliera migliora la gestione e la qualità di vita dei pazienti. Il supporto della centrale operativa garantisce una costante verifica dell’aderenza alla terapia ed un supporto a queste pazienti che presentano un alto indice di fragilità emotiva”.
CASCIARI Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Terni Andrea Casciari ha aggiunto: “La gestione integrata dei nostri servizi ospedalieri con monitoraggio in remoto potrebbe produrre significativi miglioramenti nell’organizzazione interna dell’ospedale, con riduzione di accessi non pianificati agli ambulatori e minor accesso al Pronto Soccorso di pazienti con codice bianco, proponendo un’assistenza ospedaliera di alta qualità, attenta e rispettosa delle necessità dell’individuo fino al suo domicilio. I dati sono incoraggianti e credo che la strada tracciata con la diabetologia sia giusta ed in linea con la necessità di ottimizzare percorsi di cura per acuti e cronici con le risorse ad oggi disponibili. Valuteremo come potenziare questo servizio – ha concluso Casciari – attivando altre aree aziendali e raccogliendo le esperienze dirette dei pazienti come elementi fondamentali per la realizzazione di un sistema di cura organizzato e coordinato dall’ospedale, che possa raggiungere e seguire con continuità le persone al loro domicilio”.
BARBERINI Alla conferenza stampa erano presenti anche il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo e l’assessore alla sanità della Regione Umbria Luca Barberini. Quest’ultimo ha detto: “Con questo servizio abbiamo avvicinato il medico al paziente, ridotto gli accessi e i ricoveri inutili e risparmiato risorse. Cercheremo di replicare questa esperienza in altre strutture”.